Sta tenendo banco nelle ultime ore la decisione del Giudice Sportivo relativa all’ultima sfida interna giocata dall’Audace Cerignola, domenica 17 contro il Fasano. Nel comunicato ufficiale 115 infatti, al sodalizio gialloblu è stata comminata una ammenda di 1500 euro e la sanzione di una gara a porte chiuse (sanzione sospesa ex art.16 co.2 bis) «per avere propri sostenitori (circa 30) in tre distinte occasioni del secondo tempo, rivolto espressioni e grida implicanti discriminazione per motivi di razza all’indirizzo di un calciatore avversario». Ciò significa che, in caso di episodio recidivo in una delle prossime sfide dei ragazzi di Bitetto, scatterà la punizione stabilita.
La società del presidente Nicola Grieco ha preso posizione nettamente e, con un comunicato apparso sulla pagina ufficiale Facebook ha dichiarato: «la SSD Audace Cerignola prende le distanze da ogni forma di razzismo, condannando qualsiasi atto discriminatorio. Dalla sua costituzione il nostro club si fonda sui valori del rispetto, della sana competizione, dell’inclusione, di un gioco che vuole fare aggregazione, unire la città. È con grande orgoglio che vogliamo oggi rimarcarlo, condannando ogni discriminazione (seppur da parte di pochi) peraltro mai avvenuta in questi anni di calcio a Cerignola. Siamo per l’aggregazione e per portare allo stadio tutti (come fatto di recente con i bimbi di scuole e parrocchie) perché crediamo che uno stadio pieno rappresenti un valore aggiunto per chi vuole fare calcio con serietà, passione e amore per la propria città e per questo bellissimo sport chiamato calcio».
Anche la tifoseria organizzata, rappresentata dagli Ultras 1984, ha stigmatizzato l’episodio attraverso una propria nota: «La Cerignola ultras non tollererà più episodi sia pure sporadici e isolati che solo minimamente possano ricordare ululati o discriminazioni di razza. Chi era presente alla gara contro il Fasano sa che il nostro settore ha ininterrottamente incitato l’Audace e non ha mai rivolto neanche un coro contro nessuno: se qualche genio in qualche zona dello stadio ha pensato di ululare o belare contro un ragazzo di colore o fare come gli pare, la prossima volta stia attento a qualche pedata. Goliardia, sfottò e rivalità ci appartengono e le difendiamo contro l’ipocrisia dei palazzi ma il razzismo nella nostra gradinata non può entrare. La nostra razza è gialloazzurra». Nel rush finale del campionato, che vede gli ofantini in lotta per la promozione in serie C, sarebbe deleterio rinunciare all’apporto del pubblico in un momento così importante e decisivo. Si confida nel buonsenso e nella maturità di tutti, per non vanificare quanto di buono la Cerignola del calcio sta costruendo anche al di fuori della propria regione.