Problemi a Cerignola per i lavoratori del comparto parcheggi a pagamento. A farlo sapere sono direttamente i dipendenti che hanno posto in essere lo «Stato di agitazione», facendo sapere in una nota stampa di esser pronti ad «agire nelle sedi opportune e secondo quanto previsto dalla legge per vedere riconoscere i propri diritti».
«I lavorati – si legge nel comunicato dei lavoratori – informano di non aver a oggi ancora visto corrisposto il TFR (in media circa 10.000 euro per lavoratore) con le spettanze di ferie, quattordicesima e tredicesima, della mensilità di agosto 2019». Con il passaggio alla nuova azienda, attraverso la determina datata 28.8.2019, i lavoratori si ritrovano ad affrontare diverse problematiche. «A oggi continuano a permanere importanti difficoltà per i lavoratori che hanno ricevuto solo a fine ottobre il pagamento dello stipendio del mese di settembre 2019, che a oggi non hanno ancora ricevuto la retribuzione per i mesi di ottobre e novembre 2019. Va inoltre sottolineato come il nuovo contratto contenga poca chiarezza riguardo alla qualifica dei lavoratori, che sono inoltre costretti a operare senza la minima dotazione strumentale per poter correttamente il proprio compito. Permane la situazione di insicurezza per il futuro, visto che l’affidamento del servizio Officina Diciomma è in scadenza a Gennaio 2020».
Difficoltà, sul fronte economico, alle quali si aggiunge anche altro. «A margine di questa situazione, i lavoratori unitariamente esprimono biasimo per il comportamento ostruzionistico del Dirigente del Settore Servizi Sicurezza dott. Francesco Delvino. Alcuni lavoratori, infatti, hanno ricevuto una lettera di contestazione per abbandono del posto di lavoro il giorno hanno inteso informare il dott. Umberto Postiglione della propria situazione di disagio. Gli onesti cittadini di Cerignola che a oggi hanno pagato il loro abbonamento per i parcheggi, e quelli che pagano per la sosta sulle strisce blu, sappiano che i loro soldi a oggi non servono a pagare la giusta retribuzione ai lavoratori che quotidianamente, anche spesso in situazione di grande difficoltà ambientale, svolgono il proprio compito. I lavoratori non intendono più sottostare a una tale situazione di precarietà, difficoltà e negligenza nei loro confronti».