Polemiche politiche intorno al bilancio, approvato durante lo scorso consiglio. Se all’indirizzo di Forza Italia sono giunte le maggiori critiche è pur vero che, argomentando dettagliatamente, Curiello e Vitullo hanno respinto al mittente le accuse, almeno quelle manchevoli di prove oggettive. Alla bagarre sui social infatti ha replicato duro Natale Curiello, precisando che «il senso di responsabilità nel non perdere i finanziamenti del piano sociale di zona, di non lasciare a metà i finanziamenti in corso, di non vanificare i finanziamenti intercettati e tanto altro, a pochi mesi della scadenza del mandato elettorale, non valgono i “mi piace”». Forza Italia, con la propria astensione, ha permesso così a Franco Metta di proseguire la sua avventura amministrativa. Che sia responsabilità o altro gli azzurri ci hanno messo la faccia.
Dal Partito Democratico invece, a bocce ferme, si è parlato di cifre, le stesse che Tommaso Sgarro e i consiglieri hanno a più riprese dettagliato durante l’assise poco partecipata da pubblico e addetti ai lavori. «Metta fa spesa basandosi su entrate su cui non vi è la certezza della riscossione, come un padre di famiglia che decide di spendere e spandere basandosi sull’ipotetica vittoria di un gratta e vinci» dicono da via Mameli. «La futura incapacità di riscossione di suddette entrate costringerà l’Amministrazione ad ulteriori artifizi in sede di assestamento, tra cui il prevedibile quanto scontato aumento delle tasse e della TARI unita ad una aggressività estrema rispetto alle entrate previste dalle multe, per avvicinarsi quanto più possibile alle cifre stabilite in bilancio. E – concludono – pur ricorrendo ai suddetti strumenti, anche alla luce dell’evolversi della situazione SIA, sembrerebbe a rischio il raggiungimento degli equilibri».
Nei banchi della maggioranza invece regna la tranquillità, quella arrivata a margine della votazione, nella quale è pesata l’assenza di Loredana Lepore, oramai ai margini del progetto civico di Metta. La risicata maggioranza, nonostante il pieno appoggio di Federazione Civica, avrà sempre più bisogno di appoggi esterni, astensioni, seconde convocazioni. Con un Pd, la locale sezione, aggrovigliato su antiche lotte interne di potere e la frammentazione a destra, probabilmente la mancata caduta dell’amministrazione sul bilancio gioverà un po’ a tutti.