Non serve una grande intelligenza e neppure un pensiero particolarmente raffinato per comprendere – già prima – che un Mc Drive attrae parecchio e richiama autovetture. Non è necessario essere uno stratega della viabilità per rendersi conto che il traffico – anche questo male organizzato a Cerignola – in prossimità di un luogo di interesse (come un Mc Donald’s con possibilità di ordinazione dalle auto) aumenta. Insomma era tutto prevedibile ma non si è fatto nulla per evitare. Cosa evitare? Che la viabilità intorno a Via Nizza dalle 18,00 alle 23,00 somigli a quella del grande raccordo di Roma: ferma e lenta. Che quella porzione di città arrivi a livelli di congestione tale da creare disagio a residenti e avventori. Che in caso di Pronto Soccorso un’autoambulanza possa passare senza necessariamente fare lo slalom tra le auto in fila.
Non si tratta di essere pro o contro un’attività commerciale come il Mc Donald’s. Si sta parlando del disagio – a livello di traffico – di un’importante arteria cittadina, come Via Nizza, ma anche di via Plebiscito. In tutto questo le idee pro o contro il fast food americano non c’entrano. Come non c’entra la polemica politica, foraggiata a mestiere. Quali interventi potrebbero essere attuati a questo punto? A parte ripensare l’accesso al Mc Drive, andrebbe rivista la viabilità. Chi transita su Via Nizza dalla rotatoria di via Falcone a via Plebiscito non può impiegare venti minuti per percorrere 200 metri.