Le elezioni, così lontane ma non troppo, sollecitano le fantasie di diversi pretendenti alla fascia tricolore. Tra questi vi è certamente l’ex-Sindaco Franco Metta, alla guida dell’amministrazione commissariata per infiltrazioni mafiose lo scorso ottobre. Una candidatura sulla quale troppe volte si è sollevata l’ipotesi di incandidabilità. Lo scorso 6 marzo si è pronunciato il Tribunale di Foggia rigettando la domanda di incandidabilità per Franco Metta e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Tommaso Bufano. Proprio questo potrebbe non essere il capitolo finale della questione, essendo in via di definizione il ricorso al Tar dell’ex-amministrazione e come ovvio tutti i procedimenti scaturiti dal commissariamento dell’ente.
A sfidare (forse) Metta ci sarebbero diversi candidati sia a destra che a sinistra. Sul fronte moderato potrebbe spuntare il nome di Antonio Giannatempo, il quale in passato non ha mai nascosto di sentirsi in grado di battere Metta. Se fosse lui a sfidarlo per il centrodestra – o per una parte di esso -, correrebbe per una grande rivincita. Sarebbe rivincita anche per Francesco De Cosmo, già assessore con Giannatempo e per Metta uno dei principali artefici della disfatta del centrodestra. A questi nomi tuttavia ce ne sarebbero altri, non ancora usciti allo scoperto, espressione dei vari partiti e movimenti di centrodestra.
A sinistra invece si consumerebbe la rivincita vera, quella di Tommaso Sgarro, sconfitto al ballottaggio da Metta&Co. Il giovane ricercatore sarebbe infatti pronto a ripetere l’esperienza del 2015, una competizione che, a parte la sconfitta, vide intorno a Sgarro raccogliersi l’intero centrosinistra e gran parte delle forze che non si riconoscevano nell’ex-missino Metta. Stavolta potrebbe mancare all’appello il Pd (presente invece il centrosinistra, ndr), smarrito da diversi mesi e aggrovigliato su interessi che stanno di fatto – dicono gli iscritti – frammentando la base elettorale del partito. Per i dem potrebbe esserci un candidato alternativo, per mesi si è parlato dell’ex-onorevole Francesco Bonito, che adesso pare defilato. Dunque potrebbe essere caccia ad un nome nuovo, se non si opterà per uno dei membri apicali della segreteria; in pole potrebbe esserci proprio la segretaria Sabina Di Tommaso. A questi si aggiungono diverse formazioni politiche civiche in via di definizione. Seppure la commissione straordinaria dovrà lavorare a Cerignola ancora per molto e le elezioni sono distanti un anno, la città pare già pronta per la campagna elettorale.