Esiste sicuramente un legame tra le difficoltà del mercato del lavoro italiano, le opportunità all’estero e la crescente emigrazione del Paese. La mancanza di occupazione infatti ha spinto molti a cercare fortuna altrove. È così che la percentuale degli italiani neo-laureati occupati all’estero cresce anno dopo anno, e raramente una volta stabilitisi decidono di tornare a casa.
Trasloco in 5 mosse
Ma se trasferirsi all’estero sembra essere oramai quasi necessario per il proprio futuro, non è certo facile pianificare in modo corretto il trasloco. Ecco quindi alcuni consigli da seguire:
- Come prima cosa è importante preparare correttamente tutti i documenti necessari, ad esempio la distinta di carico, che è quella che accompagna solitamente la spedizione. Occorre anche procurarsi una copia della carta d’identità o del passaporto, che viene richiesta in tutti i paesi. Necessaria fuori dall’Europa è anche la certificazione dei bancali, che deve essere la ISPM15.
- Le tempistiche ovviamente variano, per un trasloco in Europa sono necessari dai 2 ai 10 giorni. Ma se la meta è il Nord o Sud America ci vogliono dai 10 ai 20 giorni, 10-15 se invece si opta per la Cina.
- Vitale per un trasloco è fare una accurata selezione di ciò che abbia senso tenere e di quello che invece sia meglio buttare. Se non è semplice scremare, si deve scegliere di non portare tutti i capi di abbigliamento che non vengono utilizzati da almeno un anno. Alleggerirsi è utile anche per quando sarà necessario sistemare tutto, quindi meglio preparare uno scatolone di quegli abiti e donarli a chi ne ha veramente bisogno.
- Se subentra la paura di affrontare tutte le pratiche burocratiche e tutto il periodo del trasloco, tra scatoloni e burocrazia, si può trovare una ditta specializzata in traslochi internazionali come Blissmoving, ad esempio. In questo modo si alleggerirà di molto lo stress del trasferimento, lasciando più libertà di provvedere in modo efficiente alla restante organizzazione. Ne gioverà il tempo a disposizione per il trasloco, che sarà di certo occupato in maniera più proficua.
- Se si vuole cogliere un’opportunità di guadagno dal trasloco, poi, un consiglio è vendere tutto quello che si può. Magari cose troppo ingombranti come i mobili, in modo tale che il ricavato possa aiutare con l’arredamento della nuova abitazione o comunque dare un guadagno utile per le spese.
Il decluttering, cosa significa
Una precisazione a parte la merita l’operazione di decluttering, ovvero l’eliminazione del superfluo. Può sembrare facile ma non tutti sono in grado di liberarsi efficientemente di tutte quelle cose inutili, magari legate al passato, che ci appesantiscono solamente. Selezionare e liberarsi di tutto ciò che ingombra, potrebbe essere anche un modo per rendere psicologicamente più leggeri e “liberi” dal passato. Possedere meno e vivere meglio, per molti sta diventando una filosofia di vita, e per attuarla basterà chiedersi quante volte questi oggetti siano stati usato negli ultimi 12 mesi, questo permetterà una valida cernita. Ma se non ci si sente pronti a liberarsi subito delle cose, il consiglio è quello di preparare comunque lo scatolone mettendo dentro tutto il possibile, per poi darsi un termine di tempo prima di disfarsene.