Tirano un sospiro di sollievo i 40 lavoratori della Ladisa Ristorazione operanti nella gestione della refezione scolastica del Comune di Cerignola. Il motivo è la risoluzione della vertenza avviata ufficialmente dalla Ladisa Ristorazione lo scorso 24/10/19 e discussa sul tavolo dell’ufficio vertenze ARPAL-Puglia di Foggia con un esubero dichiarato di 85 ore settimanali, dove ha visto in campo l’UGL Terziario di Foggia, con il suo Segretario provinciale Dirella Emilia. “Una vertenza difficile e complicata – si legge in un primo commento del Segretario UGL Terziario Foggia – in quanto bisognava dare risposte immediate e indolori rispettando tutti gli elementi di sintesi a garanzia dei livelli occupazionali diversamente da ciò che erano i programmi aziendali”.
“Pur riconoscendo un evidente e fisiologico calo pasti/alunni dovuto alla mancata formazioni di classi scolastiche, la posizione della UGL Terziario Foggia è stata chiara, già dal primo momento, ovvero procedere con soluzioni alternative e incentivanti allontanando a tutti i costi azioni di ridimensionamento aziendale con conseguente licenziamento collettivo; infatti a conferma della bontà della nostra proposta sindacale, alcune lavoratrici hanno anticipato il periodo di pensionamento accettando una proposta incentivante messo a disposizione dalla Ladisa in aggiunta a quanto da loro maturato come Tfr ed emolumenti finali”.
Questa soluzione, secondo Dirella della UGL Terziario di Foggia, “è stata una complessa mediazione tra le parti che ha permesso di superare la criticità del calo pasti, ha azzerato gli esuberi e nel coltempo ha evitato un ulteriore perdita di posti di lavoro, ed inoltre ha permesso anche alla Ladisa Ristorazione di continuare ad effettuare il servizio senza alcun disagio per le utenze scolastiche e per la collettività. E’ per questo che noi della UGL Terziario ci riteniamo soddisfatti di avere raggiunto un ottimo risultato che ci motiva –aggiunge il segretario Dirella – a perseguire strade differenti, ove possibili, che superino le risoluzioni delle crisi aziendali di settore senza rincorrere ai consueti metodi, privilegiando strumenti alternativi e di concertazione, a garanzia come sempre di stabilità e di tutela dei livelli occupazionali“, termina la nota.