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    Cerignola, il Covid e i ‘fantasmi’

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    A partire da oggi, Cerignola assieme ad una ventina di comuni del foggiano si adeguerà agli standard del resto della Puglia e passerà in ‘zona gialla’, con tutto ciò che ne consegue in termini di allentamento delle restrizioni: quindi, bar e ristoranti potranno aprire dalle 5 alle 18 e cadrà il divieto di spostarsi da un comune all’altro. Non è stata una buona scelta? Probabile. La ‘zona arancione’ con le sue limitazioni offriva più garanzie?Certo. «Eh, ma la gente come fa a lavorare se rimane quasi tutto chiuso?», anche questo è un problema. Tante domande cui è difficile rispondere esaustivamente, però un paio di cose sulla situazione che andremo ad affrontare nei prossimi giorni vanno dette.

    Ormai da giorni i tecnici e i commentatori ripetono che in Puglia e nel foggiano il sistema di contact-tracing che permette di spegnere sul nascere i focolai è completamente saltato. I motivi per cui questo è accaduto sono due: in primis lo stato di salute della sanità locale – già a pezzi da molto, troppo, tempo – e in secondo luogo il lassismo di quest’estate, quando c’era tempo a disposizione per prevenire la seconda ondata e la politica tutta, a partire da Michele Emiliano fino all’opposizione che oggi lo accusa di non aver fatto nulla, urlava a squarciagola «vieni a ballare in Puglia» preoccupandosi del turismo e non del potenziamento delle misure di prevenzione e di tracciamento.

    C’è però un’ulteriore concausa. Diverse voci, anche autorevoli, in questi giorni denunciano sui media e sui social come a Cerignola il numero dei contagi sia pesantemente sottostimato, qualcuno ha detto addirittura quattro volte. Questo è dovuto sì ai ritardi e alle già citate difficoltà della sanità locale, ma anche ai ‘fantasmi’, e cioè tamponi positivi eseguiti privatamente ma mai denunciati alla ASL e gente che, pur sapendo della propria positività o accusando i sintomi del Covid-19, continua la sua vita come se nulla fosse, vuoi per ‘necessità’ – lavorare per continuare ad avere l’unico introito della famiglia (magari in nero) – vuoi, nella peggiore delle ipotesi, per puro menefreghismo. È chiaro che questo fenomeno influisce pesantemente sulle decisioni prese dai vertici sanitari. Si sa infatti che i ‘fantasmi’, in quanto tali, sono invisibili agli occhi degli umani, figuriamoci a quelli delle statistiche, e impediscono alle autorità di capire cosa stia realmente accadendo. Poi però compaiono negli incubi, di notte, quando oramai è troppo tardi. Per decretare un lockdown duro servono invece i dati “veri”: viviamo in una democrazia liberale e per imporre delle restrizioni così incisive sulla vita delle persone, oltre alle sacrosante denunce serve allegare le prove. Altrimenti, quando arriverà il momento di prendere le decisioni ci si baserà su numeri che non fotografano la realtà e che non superano quegli indici di allarme che consentono di prendere misure drastiche.

    Se quindi questo grido di allarme corrisponde al vero, chi è in possesso delle informazioni e dei dati dovrebbe rivolgersi alla Regione, al Ministero della Salute o magari direttamente alla Magistratura perché si possano aprire delle inchieste e comprendere quali azioni (od omissioni) ci hanno costretti in questa situazione e adottare le misure adatte al contenimento. E’ inutile infatti ridurre tutto alla mera polemica politica o allo scontro tra Istituzioni e cittadini, c’è un problema e adesso l’importante è risolverlo collaborando. La resa dei conti sulle responsabilità si potrà fare solo dopo.

    1 COMMENT

    1. Togliete l’alcool a sta marea di ciarlatani, impostori, delinquenti e lestofanti. Da un anno a sta parte c’é solo il Covid nella vostra testa bacata e piena di fango. Non ne possiamo più, basta, siamo stanchi di subire una situazione di minacce, estorsioni, ricatti, menzogne e la terribile crisi economica che attanaglia il Paese e che giova tanto alle multinazionali, ai Governi despotici ed ai grandi padroni. L’ informazione é tutta al soldo della LOBBY MONDIALISTA, tutti venduti e tutti complici. Non avremo alcuna pietà di voi, sarete fatti fuori senza se e senza ma.

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