Storica visita del premier Giuseppe Conte a Cerignola, città frequentata da bambino nella quale per la prima volta ritorna da Premier, in un momento in cui la città è in transizione dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Conte, con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia. Una visita che si inserisce in un progetto di sensibilizzazione sul contrasto alle mafie che in questi giorni sta impegnando alcune scuole pugliesi. Un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con la Commissione Parlamentare Antimafia. Nell’auditorium «Teodato Labia» del Liceo «Zingarelli-Sacro Cuore» di Cerignola il presidente del Consiglio è intervenuto alla presentazione del progetto «LegaliTour: percorsi di legalità, formazione ed orientamento nel sistema educativo nazionale di istruzione».
«Dobbiamo creare il deserto intorno alle mafie – precisa Conte -. Dobbiamo alimentare la cultura contro la mentalità mafiosa, dobbiamo coinvolgere tutti i giovani in queste iniziative perché loro sono il seme della Speranza che ci consentirà di venire a capo dei traffici mafiosi». Parole che assumono significato maggiore in un comune sciolto per mafia e nel quale è a lavoro la commissione straordinaria. «Sono un figlio di questa terra -ha aggiunto – quindi potete immaginare con quanto dolore possa vivere questa situazione. È importante una iniziativa come quella di oggi in cui dobbiamo trarre esempio».
LUCIA AZZOLINA «L’Ufficio scolastico regionale sta facendo un grande lavoro, siamo molto vicini ai dirigenti scolastici. Gli Enti locali stanno rispondendo e sono alla ricerca di spazi nuovi. So che a Foggia – ha aggiunto la ministra Azzolina – verrà usata anche la pinacoteca Novecento, a Lecce si cercano e si stanno prendendo anche spazi fieristici per portare i nostri studenti e le nostre studentesse in presenza a scuola. A breve daremo anche l’organico necessario per ogni singola scuola per ripartire». Alla domanda di alcuni giornalisti sulla possibilità di utilizzare beni confiscati alla mafia per la ripartenza scolastica dopo l’estate, la ministra Azzolina ha risposto che i beni confiscati potrebbero essere utilizzati in questo caso «se ci saranno accordi locali e se ci saranno tutte le condizioni per la sicurezza».
NICOLA MORRA «Tutto lo Stato democratico vorrebbe una accelerazione del trasferimento di proprietà dalla mafia alle cooperative sociali che usano un bene per produrre economia sana rivolta alla società» ha precisato il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, che fa sapere di aver già incontrato il prefetto Bruno Frattasi, direttore dell’agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata: «anche con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – aggiunge – si sta lavorando per l’inizio dell’anno scolastico affinché ci sia la disponibilità di spazi che provengano dal mondo dei beni confiscati. Sarà un segnale ancora più forte che lo Stato sottrae e mette a disposizione dei cittadini – conclude – soprattutto di quelli più deboli».
LA VISITA A TERRAAUT Il premier Conte ha visitato TerraAut, bene confiscato alla criminalità e gestito dalla Cooperativa sociale Altereco. «Lo Stato c’è per contrastare il fenomeno dei prestanome e delle intestazioni fittizie» ha detto Conte rispondendo alla domanda di uno studente circa il pericolo che questi beni anche dopo la confisca, possano tornare in possesso della criminalità organizzata. Qui Conte ha conosciuto la realtà di questa cooperativa e personalmente saggiato il lavoro fatto. Complimenti e alcune foto ricordo con gli studenti. In una città fortemente contraddittoria Giuseppe Conte – lo Stato – è stato circondato dal calore della gente. Nonostante l’evento fosse a porte chiuse e con ingressi limitatissimi, durante il passaggio dell’urto di Corte, nel tragitto dal Liceo a TerraAut sono stati diversi i tricolore esposti e molta la gente scesa in strada per salutare il premier.
BISOGNA ANCHE COMBATTERE L’IPOCRISIA DI TANTI POLITICI E GIUDICI CHE SOTTOBANCO S’INTENDONO CON PERSONE POCO ONESTE E IN CASI PARTICOLARO ANCOR PEGGIO. QUESTO E’ UN CATTIVO ESEMPIO PER I RAGAZZINI CHE SONO IN FASE DI CRESCITA E ASCOLTANO E VEDONO ESEMPIO SCHIFOSI.