Revocati i domiciliari che sono stati sostituiti con la sospensione per un anno dal servizio, è tornato libero il maresciallo in servizio alla Capitaneria di porto di Manfredonia Michele Sassanelli, 45 anni, originario di Bari e residente nel centro sipontino. È coinvolto nell’inchiesta «Nettuno» di Capitaneria e Procura foggiana su presunti favoritismi che conta complessivamente 23 indagati tra personale della Capitaneria e privati cittadini, per fatti della scorsa estate. Sassanelli, difeso dagli avvocati cerignolani Carmela Caputo e Nazareno Scalzo è stato rimesso in liberà, revocando i domiciliari e disponendo la sospensione dal servizio per un anno, dai tre giudici del Tribunale della libertà di Bari che hanno parzialmente accolto la richiesta della difesa. Il maresciallo Sassanelli fu arrestato in occasione del blitz dello scorso 14 dicembre contrassegnato dall’emissione di 4 ordinanze cautelari da parte del gip di Foggia (arresti domiciliari per due sottufficiali della Capitaneria: sospensione per 1 anno di due colleghi). Interrogato dal giudice, si avvalse della facoltà di non rispondere.
L’inchiesta «Nettuno» riguarda presunti favoritismi nei confronti di proprietari di barche, sconti su multe a imbarcazioni e pescherecci, facilitazione per ormeggi, rivelazione di notizie coperte dal segreto su ispezioni a campione. Sono 22 le imputazioni contestate a vario titolo dai pm ai 23 indagati dell’inchiesta. La Procura chiese al gip l’emissione di 17 misure cautelari: carcere per 2 indagati (tra cui Sassanelli); arresti domiciliari per altri 7; sospensione dal servizio per 7; obbligo di dimora per 1 donna. Il gip dispose invece gli arresti domiciliari per 2 sospettati e la sospensione per altri 2.