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    Ingerisce una batteria e comincia il calvario. «Serve un intervento costoso per “Milla”»

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    Da un banale incidente in casa al calvario che la piccola Camilla e i suoi genitori stanno vivendo il passo è stato breve e oggi questo duro periodo potrebbe vedere la soluzione in un intervento in Svizzera. «Eravamo nella nuova casa comprata da poco, quando la sera del 10 gennaio 2019 alle ore 22,00 circa la mia piccola Camilla ha ingerito accidentalmente la cosa più pericolosa che ci poteva essere: una batteria al litio». Comincia così l’amaro racconto di Giuliano Specchio, padre di Camilla, oggi di fronte ad bivio, ossia la possibilità di far operare la bambina a fronte di un cofinanziamento dei costi che da solo Giuliano e sua moglie non possono fronteggiare. Circa un anno fa la vita di questa famiglia si è fermata e ha conosciuto sconvolgimenti e trasformazioni tanto rapide da non permettere neppure agli stessi protagonisti di parlarne nel dettaglio.

    «Eravamo in fase di trasloco e c’era di tutto in giro – dice il papà ritornando a quella sera -. Quando Camilla ingerì quella batteria al litio la portammo in ospedale a Cerignola, poi in macchina a Foggia, dove dopo un po’ di attesa è stata portata in sala operatoria per 5 interminabili ore. Sono riusciti ad estrarre la batteria e poi l’hanno intubata. Dopo 5 giorni è stata risvegliata ma la situazione andava sempre peggiorando, praticamente le si era creata una fistola tracheoesofagea, con trachea ed esofago che comunicavano. Dopo vari consulti abbiamo deciso di spostarla a Firenze e siamo riusciti grazie ai nostri familiari e loro conoscenti, ad effettuare un trasferimento aereo d’urgenza vista la sua situazione respiratoria gravissima, questo con un aereo militare messo a disposizione dalla presidenza del Consiglio. Arrivati a Firenze all’ospedale pediatrico Meyer è stata sottoposta ad un intervento chirurgico urgente durato quasi 8 ore ed invasivo che l’ha vista intubata per due settimane. Al suo risveglio nuove complicazioni che hanno interessato una trombosi venosa cronica femorale che ha costretto i dottori a cambiare la tipologia di somministrazione di alimenti e quindi l’applicazione della PEG (gastrotomia). A seguire messe in programma per aiutare i tessuti a riprendere la loro funzionalità, le sono state fatte delle dilatazioni sia della trachea e dell’esofago, ma a queste programmate vanno aggiunte quelle improvvise che hanno reso difficili questi mesi».

    Un racconto che non finisce qui perché se l’esofago ha ripreso le sue funzionalità, «la trachea, che sembrava la meno danneggiata, tende sempre a restringersi e le crea uno scompenso respiratorio acuto» fanno sapere i genitori. «I trattamenti endoscopici ormai non possono andare oltre. I dottori ci hanno quindi messo in chiaro che adesso la soluzione migliore sarebbe quella dell’intervento chirurgico, e questo va fatto da mani esperte». Un intervento che aprirebbe per la piccola Camilla una nuova fase, la speranza di un futuro migliore e più sereno. «L’intervento risolutivo deve farlo a Losanna, in Svizzera. Infatti ci stiamo già mobilitando per effettuare il trasferimento. Ma sarà necessario pagare, l’ASL copre una parte della spesa ma il resto dobbiamo metterla noi e parliamo di cifre con tanti zeri». La famiglia, già provata da questo lungo periodo di permanenza a Firenze, lontano da casa, sta provando a racimolare il denaro necessario. Da qui l’appello di Giuliano: «chiediamo un aiuto concreto per l’intervento, io ho un lavoro ma non ho più la forza economica per poter affrontare tutto questo. Non vediamo l’ora di tornare a casa e vedere la nostra piccola guarita. Ma per fare questo bisognerà coprire le restanti spese per l’intervento e tutte le altre spese che ne conseguiranno».

    Su facebook è stata creata una pagina ad hoc “MILLA” (clicca qui) dove poter avere informazioni dettagliate e poter contribuire concretamente. «Con un piccolo aiuto di tanti si potrà regalare a mia figlia la serenità che le spetta».

    Per contribuire con donazioni:
    IBAN: IT12W3608105138201633401636
    Ricarica POSTEPAY: 5333171023877539 intestata a Giuliano Maria Specchio (C.F. SPCGNM76H25F205S)

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