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    San Marco in Lamis, c’è l’inchiesta sul 75enne

    Timori per un «focolaio» nella zona fino a San Nicandro Garganico. Costituito un Centro di coordinamento soccorsi in Prefettura a Foggia

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    La Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un’inchiesta conoscitiva (modello 45), senza ipotesi di reato, in merito ai fatti accaduti a San Marco in Lamis, dove è deceduto un 75enne risultato positivo al coronavirus, i cui funerali si sono svolti alla presenza di centinaia di persone, alcune delle quali già sottoposte a quarantena. Nei giorni scorsi il governatore della Puglia, Michele Emiliano, aveva detto di temere che tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico potesse scoppiare un focolaio, come accaduto in Lombardia nella zona di Codogno, e per questo ha chiesto al premier Conte di far scattare la «zona rossa» per limitare i contagi. La zona rossa non è stata tuttavia concessa perché il numero dei contagiati è proporzionalmente molto basso rispetto alla popolazione. Tuttavia la situazione viene costantemente monitorata.

    «Allo stato non è stata dichiarata alcun zona rossa in provincia di Foggia», ha puntualizzato a sua volta il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, che ieri mattina ha presieduto al Palazzo del Governo del capoluogo dauno una riunione con i sindaci dell’area garganica maggiormente colpita dall’emergenza Coronavirus, e cioè San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico ed in parte San Giovanni Rotondo dove nei giorni scorsi è stato momentaneamente chiuso addirittura il pronto soccorso dell’ospedale Casa sollievo della sofferenza per procedere ad una sanificazione. Il prefetto di Foggia ha poi specificato i compiti che avrà il Centro Coordinamento soccorsi (Ccs) attivo da ieri in prefettura a Foggia. «Sarà costituito – precisa il prefetto Grassi – da rappresentati di Forze dell’ordine, Asl e Vigili del Fuoco e sarà in stretto contatto con i Centri Operativi Comunali (Coc) istituiti nei comuni foggiani». «Abbiamo avuto la disponibilità a effettuare nuovi tamponi sulle persone che sono entrate in contatto con soggetti a rischio e questo ci rende molto più tranquilli», aggiunge il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, il paese dove è morto il 75enne risultato positivo al Coronavirus. Il sindaco ricorda che la «direzione sanitaria dell’Asl di Foggia» ha comunicato che «nei giorni scorsi sono stati effettuati altri tamponi risultati negativi: questo – evidenzia il sindaco Merla – è un dato importante che ci fa ben sperare». Tra i contagiati anche il medico di famiglia che ha prestato soccorso all’uomo deceduto e sua moglie.

    «Il nostro è un messaggio positivo, bisogna stare tutti calmi e tranquilli: la patologia non è mortale a meno che non ci siano complicanze pregresse», affermano Giuseppina e Raffaele, marito e moglie, di 63 anni, entrambi medici di San Marco in Lamis e tutti e due risultati positivi al Coronavirus. L’uomo per motivi professionali è entrato in contatto con il pensionato 75enne deceduto giovedì 27 febbraio nel comune Garganico contagiato da Covid-19. «Siamo in casa, ed io mi prendo cura di mio marito, così come faccio da oltre 40 anni e per nulla al mondo l’avrei lasciato da solo – racconta Giuseppina -. Neanche il reparto di malattie infettive mi avrebbe separato da lui». «Siamo tranquilli, stiamo rispettando tutte le regole e non abbiamo alcun tipo di contatto con l’esterno», precisa la coppia. Non perde il senso dell’ironia Raffaele: «Diciamo – spiega – che dopo 40 anni di duro lavoro finalmente posso approfittare per riposarmi un pò. Ho dei piccoli disturbi, una sintomatologia simile ad una leggera forma influenzale. Mia moglie, invece, sta bene: è lei che mi sta curando. I nostri figli sono preoccupati per noi, ma li rassicuriamo continuamente – racconta la coppia -. Loro non vivono a San Marco in Lamis, ma in Emilia Romagna. Ovviamente abbiamo impedito loro di raggiungerci».

    Filippo Santigliano
    La Gazzetta del Mezzogiorno

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    1. […] San Marco in Lamis, c’è l’inchiesta sul 75enne – Nei giorni scorsi il governatore della Puglia, Michele Emiliano, aveva detto di temere che tra San Marco in Lamis e San. […]

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