«Per noi il certificato clinico ufficiale arriva dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino, in ogni caso è possibile estrarre in ogni momento il lotto di riferimento dal sistema Giava. Non è una inadempienza grave il fatto che non sia stato eventualmente trascritto a mano sui documenti, perché non c’è un obbligo». A dirlo è il direttore generale ASL Vito Piazzolla a L’Immediato. Una precisazione resasi necessaria dopo la denuncia di CittadinanzAttiva, che, per bocca del segretario regionale Matteo Valentino, ha definito «pratica grave, contro le disposizioni regionali» il mancato rilascio di un certificato dopo la prima somministrazione. «Ogni passaggio è presente sulla piattaforma della Regione – rimarca Piazzolla -. Abbiamo approfondito la questione e possiamo dire che al momento non abbiamo riscontrato anomalie sulle procedure. Nessun obbligo di legge prevede l’indicazione a mano del lotto sul certificato. In ogni caso, ribadisco, il certificato di vaccinazione per noi utile è quello che arriva dopo la seconda dose. Detto questo – conclude -, non so se verrà deciso di rendere obbligatorio la stampa del lotto già nella prima fase, ma al momento non è previsto». In più per qualsiasi dubbio il Centro d’Igiene è sempre pronto a fornire ogni informazione.