Ha aperto ufficialmente i battenti, venerdì 24 settembre, la XII edizione della Fiera del Libro di Cerignola. Per il secondo anno consecutivo, location della manifestazione culturale promossa dall’Associazione OltreBabele è il “Roma-Teatro, Cinema E…”. Il celebre verso dantesco fatto slogan della rassegna, “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, non è solo un riferimento al settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, ma anche allo spirito con cui l’evento ambisce a ridestare una comunità provata dal duro periodo vissuto nell’ultimo anno e mezzo.
Come da tradizione, la mattina della prima giornata è dedicata al dialogo con il mondo della scuola. Si è partiti con “Che rivoluzione! Da Gutenberg agli ebook: la storia dei libri a stampa” (Carthusia edizioni, 2010), presentato da Adriana Paolini, per proseguire con “Pugnali neri. Aenigma, il saltimbanco che beffò il fascismo” (BeccoGiallo, 2021), presentato da Marta Gerardi e Mario Spallino. Nel pomeriggio hanno avuto luogo l’inaugurazione della Fiera e i saluti istituzionali, a cui sono seguite le presentazioni di due lavori editoriali di altrettanti Istituti scolastici cittadini: “Distanti ma vicini. Uno zoom su scuola e cultura ai tempi del Covid”, realizzato dagli studenti dell’ITET Dante Alighieri, e “Il personal computer nella storia della tecnologia”, dei loro colleghi dell’IIS Augusto Righi. Non poteva mancare il commosso ricordo di due vite finite tragicamente troppo presto, soltanto due mesi e mezzo fa: Rosario Mancino e Pia Patruno. Pia era una volontaria più che attiva di OltreBabele e c’è molto del suo anche nella realizzazione di questa edizione della Fiera, che a lei è dedicata.
LIVATINO, IL GIUDICE GIUSTO È Toni Mira il primo autore della serata. Giornalista, caporedattore e inviato speciale della redazione romana di “Avvenire”, per il quale da anni cura inchieste e reportage, ha presentato in videocollegamento il suo “Rosario Livatino. Il giudice giusto” (San Paolo Edizioni, 2021). Il libro ricostruisce la vita e l’operato del magistrato siciliano assassinato dalla mafia ad Agrigento il 21 settembre 1990, non ancora trentottenne, in una maniera assai barbara poiché voleva fungere da avvertimento ad altri. L’autore ne ricorda tanto la riservatezza, tale da far sì che non si trovino tracce di sue interviste nelle televisioni o sui giornali, quanto l’importanza e la mole di lavoro svolta nel contrasto al crimine organizzato: ad esempio, le sue inchieste in materia ambientale lo proiettavano molto avanti rispetto ai suoi tempi. Inoltre, fu fra i primi in assoluto ad applicare in maniera efficace la legge sulla confisca dei beni. Un magistrato che, tiene a ricordare Mira, aveva sulla sua scrivania la Costituzione e il Vangelo. La causa di beatificazione, il cui iter è iniziato nel 1993, è giunta a compimento lo scorso 9 maggio.
LE “PATRIE” DI NICHI VENDOLA L’ospite di punta della prima giornata è l’ex presidente della Regione Puglia, nonché giornalista ed autore di diverse pubblicazioni. Nichi Vendola ha un forte legame con Cerignola e, a lanotiziaweb.it, testimonia cosa per lui rappresenti: «Una comunità che merita di più, di poter essere conosciuta in Italia non per le ragioni per cui è conosciuta. È una città che ha straordinarie energie, professionali e giovanili. Ha talenti che vanno incoraggiati ed aiutati». Sulla sua ultima fatica letteraria, “Patrie” (Il Saggiatore, 2021), una raccolta di poesie il cui titolo lascia presagire la molteplicità di luoghi, fisici e dell’anima, verso cui intende guidare i lettori, afferma: «Parlo del peso e dell’importanza delle parole. Di quelle parole che oggi sono malate, perché cariche di odio e di ignoranza. È necessario curare le parole. Per me la poesia è una terapia delle parole. Il mio libro è un manifesto contro il sovranismo, contro il nazionalismo, il suprematismo, i pregiudizi, contro tutto ciò che prova a frantumare il genere umano. È contro chi usa la parola ‘patria’ nell’arena della politica immaginando la sacralità delle frontiere e la necessità di indicare un nemico, un invasore. È contro questi – in conclusione – che già nel passato hanno determinato le più grandi tragedie nella storia del mondo».
Che grandissima cog……….ta, a Cerignola si legge????? Ma quando mai !!!!!!