More

    HomeEvidenzaCol centrodestra compatto Bonito si appella all’unità a sinistra

    Col centrodestra compatto Bonito si appella all’unità a sinistra

    Pubblicato il

    La notizia della candidatura a sindaco per il centrodestra di Antonio Giannatempo fa ordine sulla scacchiera della partita per Palazzo di Città. Nonostante per adesso liste civiche e Nuovo PSI siano rimasti fuori, i partiti più rilevanti a livello nazionale (FI, FdI, Lega e Udc) sono riusciti a formare una coalizione e hanno trovato un candidato sindaco autorevole e che mette d’accordo tutti. La notizia però ha fatto suonare un campanello d’allarme a sinistra, dove, al contrario, non si è riusciti a raggiungere una sintesi tra le forze in campo che hanno espresso due candidati diversi: Francesco Bonito – che può contare sull’appoggio dei ‘partiti maggiori’ (tra gli altri, PD, M5S, Articolo1) e Tommaso Sgarro, cui fa riferimento l’‘altra’ coalizione di centrosinistra nata dalla frattura interna al PD cerignolano e che ha incontrato l’appoggio del civismo e di partiti come Azione e Rifondazione Comunista.

    Se da parte di questi ultimi non si sono registrate particolari reazioni alla notizia, la candidatura di Giannatempo ha destato maggiore preoccupazione in area Dem, e questo lo si intuisce dal tempismo con cui Bonito, ieri mattina, ha lanciato sui suoi social un appello all’unità del centrosinistra, rivolgendosi direttamente a Sgarro, che poco meno di un mese fa considerava nemico di Cerignola al pari di Metta. Il motivo di questa fibrillazione è evidente: se il centrodestra si presenta alle urne unito ha più possibilità, rispetto ad un centrosinistra troncato in due, già per mere ragioni numeriche. Che fare? In passato, per ammissione delle stesse parti, trattative per presentare una candidatura unica ci sono state, ma l’esito è stato tutt’altro che positivo e i toni riservati vicendevolmente negli ultimi tempi ne sono la prova. Anche l’approccio utilizzato da Bonito nel proprio appello ne è prova: “E’ palese ed evidente che tra i due candidati di centro-sinistra una coalizione politicamente più robusta ed importante si è schierata a mio favore, una parte viceversa sicuramente meno rilevante è quella che sostiene quella di Sgarro”, afferma. E ancora: “In questa situazione eccezionale un magistrato con cinquant’anni di mestiere che si è occupato sempre di giustizia e criminalità forse può essere utile alla città e anche a te”. Sono discorsi che i più smaliziati definirebbero di real politik, ma se l’obiettivo è quello di raggiungere l’unità del centrosinistra tuttavia c’è qualcosa nel merito e nel metodo che ancora non va. Nel metodo, perché insistere sull’irrilevanza politica della coalizione cui si chiede il sostegno non è forse la strategia migliore, in quanto si rischia di indispettire l’interlocutore. Nel merito, perché si sa che il simbolo di partito non sempre ‘tira’ a livello locale e che molto spesso a fare la differenza sono battaglie portate avanti e nomi nelle liste. Altrettanto decisiva è la figura del candidato sindaco. E non sempre pagano i toni duri e perentori dall’alto di un pulpito.

    Ma chi conosce le vicende del centrosinistra dal 2015 ad oggi potrebbe addirittura chiedersi se davvero l’unità di una coalizione rappresenti la condicio sine qua non per vincere le elezioni. Che l’assetto politico attuale si concretizzasse era prevedibile, quindi sin dai giorni dello scioglimento per mafia il centrosinistra – o meglio il Pd – avrebbe dovuto mettere da parte le guerre intestine che adesso li portano a dover affrontare divisi un Franco Metta, che non mollerà fino all’ultimo colpo, e un centrodestra compatto. Porre rimedio adesso potrebbe essere tardivo e forse inefficace. In altri termini, vale la pena cercare di ricomporre una coalizione che ha avuto molto tempo a disposizione per fare una riflessione seria su cosa le è accaduto ma non l’ha fatto e che quindi rischia di celare dietro ad un 51% nei sondaggi lacerazioni e contraddizioni pronte ad esplodere alla prima difficoltà? A due mesi dalle elezioni vale la pena investire tempo ed energie per cercare di risolvere un rebus così complesso invece di dedicarsi alla ricerca di una soluzione ai problemi della città? E ancora, quanto può essere credibile agli occhi di un elettore una coalizione che si riscopre unita solo di fronte ad un avversario più organizzato?

    Ultimora

    Varata la nuova Giunta comunale di Cerignola: Belpiede e Giannotti i nuovi ingressi

    Due i nuovi ingressi nella squadra di governo: Luciano Giannotti, già consigliere comunale della...

    Raccolte 50 tonnellate di rifiuti nel fine settimana a Cerignola

    Oltre 50 tonnellate di rifiuti abbandonati in strada e sui marciapiedi sono stati raccolti...

    Cerignola, al via i primi due Laboratori Artistico Culturali del Progetto “Spazio aperto”

    Entra nel vivo il Progetto “Spazio aperto-Centro polivalente di Comunità per l'aggregazione, l'espressione e...

    D’Antoni e Barile completano il roster della Pallavolo Cerignola

    La Mandwinery Pallavolo Cerignola SSD arl è lieta di annunciare l’ingaggio di Jennifer D'Antoni...

    “Sapori d’Estate” a Torre Alemanna, tra musica e sapori solidali

    Ritornano a Torre Alemanna le serate di condivisione e socialità, alla scoperta del nostro...

    Le organizzazioni alla CCIAA: “Anche a Foggia la Commissione Listino Olio”

    Istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia. È questa...

    Altro su lanotiziaweb.it

    Varata la nuova Giunta comunale di Cerignola: Belpiede e Giannotti i nuovi ingressi

    Due i nuovi ingressi nella squadra di governo: Luciano Giannotti, già consigliere comunale della...

    Raccolte 50 tonnellate di rifiuti nel fine settimana a Cerignola

    Oltre 50 tonnellate di rifiuti abbandonati in strada e sui marciapiedi sono stati raccolti...

    Cerignola, al via i primi due Laboratori Artistico Culturali del Progetto “Spazio aperto”

    Entra nel vivo il Progetto “Spazio aperto-Centro polivalente di Comunità per l'aggregazione, l'espressione e...