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    Estetiste e parrucchiere in casa: la furbata per aggirare la “zona rossa” a Pasqua

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    In prossimità della Pasqua si ripropone la questione “bellezza” per molti: nonostante la zona rossa, nonostante non sarà concesso andare da nessuna parte, tutti puntano ad essere curati e ordinati. Così è boom di prenotazioni per estetiste e parrucchieri/e in casa. Si tratta di coloro che vanno a domicilio, nella gran parte dei casi senza partita IVA e in barba alle regole anti contagio. Nel precedente lockdown di Pasqua 2020 furono multati alcuni esercizi che svolgevano “in gran segreto” la propria attività. Oggi, dopo mesi complicati, sono meno coloro che si mettono a rischio. Un rischio che corrono invece i “professionisti del make-up” a domicilio, fuori regola già da un punto di vista fiscale-contributivo.

    D’altronde non si spiegherebbe in altro modo l’abbondanza di belle pettinature e mani curate: o tutte sono parrucchiere ed estetiste mancate o in molte ricorrono al trucchetto di “colei che viene a domicilio”. Per inciso, una pratica illegale secondo DPCM e regole delle “zone rosse”. Il dito si punta sui controlli, pochi e sporadici; su chi infrange le regole. Ma al solito tutto è regolato da una legge economica: se c’è domanda aumenta l’offerta. Il problema vero è dunque l’irresponsabilità di chi usufruisce del servizio. Sono proprio questi ultimi che alimentano il mercato nero della “cura della persona”. Il tutto in barba a chi è chiuso (dunque danneggiato), paga e dovrà pagare anche le tasse (anche beffato).

    Il rischio più importante è sanitario. Cerignola ha visto raddoppiare i positivi in circa 20 giorni. Secondo l’ultimo bollettino del Centro Operativo Comunale sono 623 gli attualmente positivi e 86 le persone poste in quarantena. Si tratta però di un dato cristallizzato al primo aprile, diffuso nel bollettino di ieri. In questo momento il numero è certamente superiore e la necessità di rispettare le regole per arrestare la diffusione del virus dovrebbe essere legge. Si usa il condizionale perché nel comprensorio cerignolano -spiace dirlo – regna l’anarchia. E tutto questo nel silenzio assordante delle istituzioni, dei vertici dell’ordine pubblico e della politica.

    3 COMMENTS

    1. Tutto questo sulla carta non si può fare va benissimo ci mancherebbe altro.
      Ma ora vuoi vedere che il problema sono le estetiste e i parrucchieri a regola che un giorno solo vanno con tutte le precauzioni dall’igienizzante alla mascherine a dare una ritoccatina a qualcuno?
      Quelli senza partita iva sono il problema perchè non pagano tasse ed evadono e i farabutti che hanno sempre lavorato nell’illegalità sono il cancro di questo paese.
      Vogliamo parlare del fruttaiolo che dice di lavorare per mangiare e poi ha il classe A? O del pazzo di via di vittorio che è diventato una barzelletta vivente per le pu…ate che dice e scrive su facebook sul virus che tra parentesi da anni ha tolto il lavoro dell’orologeria ai negozi onesti e legali?
      O dei punti scommesse tutti stranieri che senza pagare tasse intascano i soldi?
      E di tanti altri come questi?
      Vabbene dai secondo me si puo’ chiudere un occhio per chi ha partita iva e per un giorno si guadagna la cento euro andando a domicilio.
      I problemi sono altri e ora vi do gli auguri di buona pasqua signori della redazione sempre persone tanto garbate. Ciao a tutti

      • Hai ragione Pinuccio purtroppo la redazione spara a zero su tutti…
        Mo il problema è la partita Iva….se c’è l hai non prendi il covid…perché sei igienico…
        Balzano si nu cess four du bagn

      • Soprattutto cara redazione perché non parli dell’incompetenza della politica che non sa cosa fare? Invece di sparare a zero su chi tenta ti portare il cibo a casa con tutte le dovute precauzioni!
        Caccia il coraggio e parla della vero cancro odierno, il fallimento della politica e di tutti i politici. O Li avete paura che vi fanno chiudere?

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