Inizia una nuova consiliatura dopo circa due anni di commissariamento. La politica torna, finalmente, alla gestione della cosa pubblica. Sono stati anni difficili per il nostro settore e, per alcuni aspetti, drammatici. Prima il fallimento, da taluni auspicato, della società pubblica di igiene urbana e ambientale, poi l’affidamento, per alcuni aspetti frettoloso, del servizio ad una società privata di cui sono noti i problemi relativi al rapporto con i propri lavoratori. Una società che, come nel passato, si accinge a nuove assunzioni, dopo aver provveduto a non rinnovare il contratto di lavoro a dipendenti già in forza alla stessa, senza la necessaria trasparenza imposta per legge, in quanto affidataria di un servizio pubblico essenziale, e senza alcuna interlocuzione con le rappresentanze sindacali come previsto dalle norme del CCNL di riferimento.
La politica non può, come nel recente passato ha fatto la burocrazia istituzionale, derubricare tali atteggiamenti a dinamiche aziendali interne. La politica e le istituzioni cittadine devono farsi carico di tali problemi e operare una scelta di campo chiara, debbono far sentire chiaramente la propria voce. Cosi come la politica e le istituzioni cittadine devono dire chiaramente come e quando risolvere la questione relativa alle spettanze dei lavoratori non ancora onorate. Mesi di salari non corrisposti durante il periodo di agonia di SIA. Per ultimo, vogliamo non parole ma fatti circa quanto promesso da tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale durante la recente campagna elettorale sulla costituzione di una nuova società pubblica per la gestione del servizio di raccolta e degli impianti di trattamento e smaltimento.
E’ bene premettere e chiarire che non esiste alcun ostacolo né di natura giuridica né economica alla costituzione di una nuova società in house che coinvolga tutti i comuni dell’ARO FG2. L’unico eventuale ostacolo sarebbe proprio la volontà politica a realizzarla. Sarebbe oltremodo singolare che si perpetrasse una politica di settore nella nostra regione che continui a socializzare le perdite e privatizzare i profitti. Come sarebbe singolare che si accettassero indicazioni su aziende messe fuori dalla porta solo qualche mese fa dallo stesso Consorzio di Igiene Ambientale e che qualcuno vorrebbe far rientrare dalla finestra! Nel nostro Paese tutte le aziende economicamente più sane, efficienti e in grado di distribuire ricchezza nei territori dove operano, sono pubbliche o a controllo pubblico. Qualsiasi altra scelta sarebbe meramente ideologica e nasconderebbe l’obiettivo di premiare interessi che non riguardano lo sviluppo del nostro territorio. Noi vigileremo sulla coerenza di ciascuno di Voi.
Cerignola 1 dicembre 2021
I Lavoratori Tekra
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Popiooooo, questo è quello che si ottiene votando per il proprio piccolo orticello, e non pensando al bene di tutti e affinché l’economia globale cresca. Mi spiace per quelle famiglie rimaste senza reddito, e sono molto amareggiato per alcuni loschi giochi di palazzo per assumere direttamente amici ed amici degli amici, proprio ciò che in campagna elettorale veniva promesso non sarebbe successo.