Sarebbero centinaia i candidati pronti ad inserirsi nelle tante liste che ogni candidato confessa di aver già pronte. Sarebbero centinaia a parole, chiaramente. Perché il giorno della verità, alla presentazione, molti proclami potrebbero dissolversi in fretta. Il magistrato Francesco Bonito mostra 6 simboli sulle proprie pubblicità elettorali. Il ricercatore universitario Tommaso Sgarro invece ne sfoggia 7. La Lega comunica di star costruendo una seconda civica per offrire collocazione ai tanti simpatizzanti che vorrebbero mettersi in gioco. Anche in Fratelli d’Italia non ci sarebbe posto per tutti e si pensa ad una civica d’appoggio. E poi le liste di Forza Italia e dei partiti più piccoli in orbita centrodestra. La federazione “Insieme per Cerignola” ha 7 simboli con sé. Francesco Disanto due liste (come nel 2015). Infine l’ex-primo cittadino sostenuto almeno da 4 liste. Ad oggi parrebbero esserci quasi una trentina di liste: più di 700 candidati al consiglio comunale dunque. Numeri da capogiro. Numeri irreali, seppure a Cerignola spesso la realtà supera di gran lunga la più fervida delle immaginazioni. Alla fine ogni proclama verrà ridimensionato. Non fosse altro perché il coinvolgimento (o candidatura) – “provate a sentire i cittadini veramente” – è fatto assai complicato.
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Poveri noi, che miseria socio-economica-culturale, tanti poveri idioti che credono di far politica ed arricchirsi……………………..seeeeeeeeee, lo prenderanno in quel posto.