Rimodulazione delle postazioni del 118, con la sottrazione di una ambulanza per i territori di Cerignola, Manfredonia e Torremaggiore: la decisione è contenuta in una nota dell’Asl Foggia, datata 27-28 maggio scorsi. Un atto che sta sollevando critiche da più parti, sia dal punto di vista politico con l’intervento del consigliere regionale di Forza Italia Giandiego Gatta, sia dalle rappresentanze sindacali di categoria. Privare di un mezzo di soccorso centri così popolosi e che servono un bacino di utenza molto ampio è ritenuta una scelta scellerata, anche a causa di un già ridotto numero di postazioni. La Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), attraverso il suo segretario Giuseppe Mangiacotti, ha inoltrato una richiesta al dg dell’Asl Fg (dott. Vito Piazzolla) e all’Amministratore di Sanitaservice (dott. Massimo Russo) affinché si sospenda l’efficacia del provvedimento adottato contestando l’unilateralità della decisione e chiede contestualmente un incontro urgente con le parti sociali per poter trovare una soluzione congiunta e condivisa.
Il dirigente sindacale della sigla, Fabio Dellerba, rincara la dose: «La Asl Fg sta commettendo una pazzia, non può scoprire due territori così vasti, per aggiungere una seconda ambulanza a Vieste. Manfredonia e Cerignola non possono perdere, anche per un mese, la seconda postazione 118: non adesso in tempi di Covid e nel pieno del periodo estivo».
INVECE DI SPENDERE SOLDI A VUOTO
L’UNICA COSA CHE SI DOVEVA FARE ERA METTERE PIU’ AMBULANZE PER GLI OSPEDALI
TAND C VOOOL