Qualche minuto fa la Commissione Antimafia, riunita in seduta plenaria, ha riconosciuto che la candidatura a sindaco del sig. Franco Metta, alle elezioni comunali di Cerignola, è non presentabile, ai sensi dell’art. 1, Comma 2, lettera c) del Codice di Autoregolamentazione. Tale norma preclude la presentabilità di candidati che abbiano ricoperto la carica di Sindaco in Comuni sciolti per infiltrazioni e/o condizionamenti mafiosi. «Ringrazio la Commissione tutta e gli Uffici per aver preso in carico ed esaminato la mia segnalazione al riguardo -commenta il senatore foggiano, Marco Pellegrini -. Cerignola merita di voltar pagina e di lasciarsi alle spalle un periodo terribile della sua storia. I cittadini della città di Giuseppe Di Vittorio meritano un’amministrazione comunale sana, lungimirante, al servizio dei cittadini e che cacci via a calci i mafiosi dal Comune».
La Commissione Antimafia E’ IMPRESENTABILE! Hanno formulato accuse basate sul nulla per annullare un Sindaco che fuori dagli schemi di partito ha dato impulso a Cerignola VERGOGNATEVI! Martedì sera avrete quello che vi meritate. Metta tornerà ad amministrare Cerignola perchè è quello che – solo il popolo di Cerignola ha deciso –
Concordo.
Vomitevole, sentire una commissione, specifico antimafia , dire ” impresentabile”
Ma ! , scusate, cosa significa, giuridicamente ” impresentabile ” , mafioso, antipatico alla commissione .
L’inpresentabilita ‘ , non è punibile con la legge, altrimenti il nostro grande sindaco metta, scompariva dalle liste elettorali.
L’INPRESENTABILITA ‘ , è sovrana
Chi emette sentenza in merito, è la cittadinanza, con il voto .
QUESTA TESTATA DEVE PUR SCRIVERE CAVOLATE. SONO BRAVI A FARE I COPIA E IN COLLA. CHE GIORNALISMO.PRIMA DI SCRIVERE DOVETE SAPERE E CONOSCERE L’ARGOMENTO.
Questa “testata” ……………..non esageriamo, un fogliaccio di campagna,
un raccoglitore di str……..e, gente che non ha nulla da fare e scrive per
annoiarsi.
Braccia rubate all’agricoltura, personale che potrebbe lavare le scale o i bagni. Il lato negativo della “democrazia”.