Si terrà con tutta probabilità nel pomeriggio del prossimo 2 dicembre la prima seduta del consiglio comunale dell’amministrazione guidata da Francesco Bonito. Nella stessa si procederà, oltre che all’insediamento del consiglio, anche all’elezione del Presidente del Consiglio. Si tratta dell’ultima carica da lasciare in pasto alle liste che hanno sostenuto Bonito. Fuori dalla maggioranza (e dalle continue interlocuzioni) c’è invece Tommaso Sgarro, che dopo la spartizione, ha detto no sia agli avanzi proposti che alla Presidenza in Aula Di Vittorio.
Proprio la direzione dei lavori del consiglio alletta, e non poco, il Partito Democratico, in proporzione il gruppo più penalizzato nella suddivisione degli incarichi, nonostante la crociata per la candidatura di Bonito. Il nome di Sabina Ditommaso è quello più caldo, anche se proprio in maggioranza starebbe girando anche il nome di Michele Romano, uno di quelli che ha fatto bottino pieno di preferenze. Proprio il primo degli eletti di “CON” sarebbe al lavoro per catturare consensi anche tra i banchi di fronte. Caso ancora aperto è quello di Senso Civico, con il leader provinciale Gino Giorgione velatamente polemico in diversi suoi post. Di fatto il gruppo di Domenico Bellapianta ritiene di essere in credito – visto che la scelta dell’assessore Cialdella, a detta del segretario cittadino, non è stata concordata col movimento – e dunque proverà a chiedere la Presidenza, probabilmente solo per rilanciare e ricevere qualcos’altro.
Nel mezzo ci sono i primi dissapori, le prime aspettative disattese delle forze politiche. In una maggioranza in cui ognuno crede di esser stato determinate per giungere al ballottaggio – vale anche per alcuni singoli consiglieri – diventa difficile che tutti siano contenti della suddivisone. Le liste “CON” e BonitoSindaco/Articolo1 sarebbero le più premiate, a discapito proprio del Pd, che, se non dovesse ottenere la Presidenza del Consiglio, avrebbe portato a casa solo il minimo sindacale.