«Diverse sollecitazioni di Regione Puglia e dall’ANCI, hanno evidenziato come l’emergenza pandemica abbia aumentato le forme di fragilità e vulnerabilità, mettendo a dura prova il sistema dei servizi sociali comunali, che ha retto bene nonostante la forte precarizzazione dei suoi operatori. Un patrimonio di professionalità e di esperienze che, a partire da Cerignola, non può andar perso, per il nostro sistema di welfare, con organici che vanno rinforzati e stabilizzati attraverso le risorse messe a disposizione dal programma del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali denominato “PON Inclusione”, oltre che attraverso l’utilizzo del Fondo nazionale per la povertà (Quota servizi)». A dirlo il candidato sindaco Tommaso Sgarro. «La qualità del Welfare passa dalla dignità che si riconosce ai suoi operatori. Per questo la stabilizzazione degli operatori del Comune di Cerignola non è più rimandabile. Una città rialza la testa solo se nessun cittadino è lasciato per ultimo e vengono riconosciuti i giusti diritti, a cominciare da quelli che sono in prima linea per garantire dignità e aiuto ai più fragili» chiosa il ricercatore universitario.