Proprio mentre ci si preparava alla fumata bianca si complicano le cose nel centrodestra. D’improvviso Antonio Giannatempo non sarebbe più il candidato che unisce, probabilmente solo perché in fase di trattativa ognuno crede di pesare più di altri. Nelle ultime ore i telefoni sono stati piuttosto caldi, si sono manifestati in modo esplicito alcuni malpancisti e un po’ tutte le formazioni hanno preparato un piano B, diventato nei fatti un piano A.
Francesco De Cosmo ha lavorato per riunire intorno a “Insieme per Cerignola” anche qualche sigla di partito, per non esser probabilmente il civico outsider del centrodestra. Dopo l’ok del Nuovo Psi pare si lavora per costruire un ponte verso la Lega. Le premesse ci sarebbero tutte, ma chiaramente ogni mossa, in questa fase, è ben ponderata. Gianvito Casarella resta il nome di Fratelli d’Italia, dunque la persona che potrebbe guidare il partito della Meloni alle prossime elezioni. C’è da capire se la Lega sarebbe della partita e se le altre formazioni moderate sarebbero disposte a convergere. Di certo mancherebbero all’appello i “giannatempiani”, non disposti a seguire Casarella. Forza Italia è alla finestra, in attesa di capire cosa fare, così come l’Udc. Antonio Grillo, nome sul tavolo, in caso di mancato accordo, potrebbe optare anche per una corsa solitaria o per l’approdo verso nuovi lidi. Il tempo però sta per finire ed è tempo di decidere, evitando di “alzare troppo il prezzo”. Nei fatti Giannatempo resta la persona che può non solo guidare il centrodestra, ma anche evitare la dispersione del voto. Infatti, a parte a destra, il ginecologo raccoglie un ampio consenso tra le frange più moderate, che contrariamente voterebbero Sgarro o Bonito. Una frammentazione, oggi, sarebbe gradito regalo agli altri candidati, Metta compreso.
La trippa è poca e I gatti sono troppi e affamati!!!!