Nell’universo social cerignolano desta interesse la candidatura nella lista Sgarro Sindaco di Andrea Gammino, blogger di Terre di Cerignola, pagina Facebook molto nota nel nostro territorio, una della più seguite e note in città. Terre di Cerignola da anni è diventata punto di rifermento culturale per gli internauti cerignolani, con quasi 20mila utenti che la seguono anche da altri continenti. «Otto anni fa, per ragioni personali, ogni mattina di buon mattino passavo dal piano delle fosse granarie – spiega il blogger -. Un giorno mi si è presentata un’alba mozzafiato, allora mi sono chiesto: perché non creare uno spazio sui social che attraverso le foto racconti culturalmente ciò che circonda il cittadino di Cerignola?». Da qui l’idea e dunque la battaglia culturale di Gammino, che attraverso la democraticità del social raggiunge ogni persona ovunque essa sia.
«Il prof. Tommaso Sgarro da tempo si è accorto del nostro impegno civico, è disponibile ad accogliere le tante istanze e idee che nel corso degli anni abbiamo proposto per la nostra terra – prosegue Gammino -. Per riconoscenza sono lusingato e ho accettato con emozione questo impegno sul campo. Lo faccio con moderazione e rispetto degli altri. Devo essere sincero, anche tanti altri “politici”, di quasi tutti gli schieramenti, nel corso degli anni, hanno seguito il mio impegno civico. La nostra città ha bisogno di una immagine nuova e giovane. Amo tutte le tradizioni, fanno parte di noi, sono le nostre radici e senza non si vive. Cercherò pertanto di incentivarle. Sono pronto ad entrare nelle scuole, cominciando dai ragazzi più piccoli, stimolandoli con iniziative che raccontino di personaggi cittadini che nella storia sono pilastri della cultura e non solo. Far conoscere il nostro territorio con iniziative ogni mese. Occorre partire ed insistere nelle scuole. Solo seminando bene cultura possiamo raccogliere frutti buoni».
E infine: «sogno un monumento al più grande fotografo di strada di Cerignola, FRANCESCO BORRELLI insieme al cane Giorgio mezzacoda, il cane che fra gli anni ’80 e ’90 per anni precedeva ogni santo giorno tutti i cortei funebri cittadini, simbolo di amore e fedeltà verso il suo padrone, monumento sensibilizzante contro tutti i tipi di abbandono degli animali».