Un derby molto atteso e sentito, in cui però mancherà una componente fondamentale, i tifosi. Foggia-Audace Cerignola si disputerà domani a porte chiuse, in uno “Zaccheria” deserto, alla presenza dei soli addetti ai lavori, per effetto della decisione di Gos e Prefettura di Foggia ufficializzata giovedì nel tardo pomeriggio. Quello che poteva essere un giorno da ricordare, per la prima volta della sfida fra i professionisti, non sarà vetrina di orgoglio per due rappresentanti di una provincia che vuole andare al di là dei suoi problemi e vicissitudini. I ragazzi di Michele Pazienza arrivano al match sulla scorta di tre risultati utili di fila, con il pareggio acciuffato in pieno recupero domenica scorsa con il Picerno: la bella rete di Achik ha consentito di muovere un passettino importante in classifica, evidenziando un carattere mai domo da parte dei gialloblu, i quali non hanno mai smesso di credere nella rimonta, anche se parziale. Al cospetto di una squadra dall’indubbio blasone, è una occasione rilevante per la città, una società ed un gruppo per la prima volta fra i professionisti e il cui obiettivo è dimostrare di saperci stare appieno, come d’altronde i risultati stanno testimoniando. Le strade dei due club non si sono incrociate molte volte, certo è che un eventuale risultato positivo infonderebbe ancora più carica agli ofantini, preparatisi con puntiglio e attenzione ad un confronto contro un avversario in netta ripresa.
Con buone probabilità, mister Pazienza riproporrà gli undici scesi in campo dal 1′ quasi una settimana fa, soprattutto a causa di alcune indisponibilità quali Coccia e Gonnelli infortunati e con Ligi squalificato. Anche Bianco non è al meglio, per onor di firma in panchina nel precedente impegno ma non in perfette condizioni fisiche. Dunque conferme quasi per tutti, l’unico ballottaggio potrebbe riguardare la scelta fra D’Ausilio e Neglia nel tridente assieme a Malcore e Achik.
Con 18 punti ed un bilancio complessivo di cinque vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte, il Foggia ha progressivamente scalato la classifica, attestandosi all’attuale ottavo posto. Merito indubbio all’allenatore Fabio Gallo, subentrato dopo la risoluzione consensuale a fine settembre con Boscaglia. Il tecnico milanese ha rinvigorito e non poco un organico che ad inizio torneo era accreditato delle prime posizioni: prova ne sono i sei risultati utili nel girone C e l’approdo mercoledì sera nei quarti di finale di coppa Italia. Gli innesti principali rappresentati dal portiere Nobile, dai difensori Malomo e Costa, dei centrocampisti Di Noia e Odjer, un parco attaccanti totalmente rinnovato con Ogunseye, D’Ursi, Peralta, Schenetti e Vuthaj. Con le conferme di Sciacca, Di Pasquale, Petermann, i rossoneri hanno un buonissimo impianto con cui poter assolutamente competere per le zone alte della graduatoria. Nonostante uno dei reparti avanzati meno prolifici del raggruppamento (tredici i gol segnati e per la quasi totalità nella ripresa, Vuthaj miglior marcatore a quota 3), in ragione di una attualità particolarmente redditizia il Foggia si presenterà in fiducia e intenzionato a proseguire sul sentiero tracciato. Il modulo è un 3-5-2, in prima linea possibile impiego dal via per Peralta e Vuthaj.
Ultimo precedente nella stagione 2019/20 in serie D: il 2 febbraio 2020 finì 2-1 per i satanelli, rete gialloblu del momentaneo pareggio di Sansone. Calcio d’inizio fissato alle ore 14.30, con la direzione arbitrale affidata al sig. Scatena, della sezione di Avezzano.