Alle politiche del prossimo 25 settembre c’è un candidato cerignolano. Si tratta della piddina Teresa Cicolella, in corsa per il Senato all’uninominale. Già assessore alla Sicurezza al Comune di Cerignola, Cicolella è uno dei pochissimi nomi femminili proposti in Puglia dal partito di Letta.
«È un onore dover rappresentare una comunità tanto grande quanto esigente, soprattutto in questa fase storica – ha scritto la candidata sul proprio profilo social -. Confesso di averci pensato su tanto, perché non mi spaventa il peso della responsabilità, ma mi opprime l’idea di poter deludere qualcuno. Poi ho incontrato l’entusiasmo dei miei amici, del partito, della nostra comunità che crede nei valori dell’uguaglianza, dell’Europa, dei diritti e ho deciso di accettare la candidatura. Non sarà una sfida semplice, come non lo è stata per le passate regionali, ma la determinazione non manca. In questi mesi alla guida dell’assessorato alla sicurezza, un incarico prestigioso e molto impegnativo soprattutto in una città come Cerignola, ho potuto capire fino in fondo cosa significhi scegliere. Scegliere non è soltanto un’opzione sul piatto: scegliere significa rendere concreti dei valori, imprimere una visione delle cose, incidere sulla quotidianità nell’ottica del miglioramento. Per questo ho scelto di accettare la candidatura al collegio uninominale del Senato della Repubblica. Per questo sono convinta che in tanti sceglieranno un futuro inclusivo, gioioso, aperto rispetto al cambiamento dei tempi».
Nell’autunno 2020 proprio la Cicolella è stata la candidata del Pd cerignolano alle regionali. In quell’occasione per una manciata di voti la democrats non fu eletta. Ci riprova, stavolta al Senato, con il paracadute barese. Infatti, l’attuale consigliere Pd e vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese, candidato alla Camera sia per l’uninominale (Cerignola) che per il proporzionale, potrebbe liberare un posto in consiglio che andrebbe proprio a Teresa Cicolella. Dunque, anche in caso di mancata elezione al Senato, per l’assessora cerignolana si aprirebbero comunque le porte del parlamentino pugliese.