Continuano le proteste degli studenti del Liceo Artistico “Sacro Cuore” dopo l’ennesimo caso di infiltrazioni e allagamenti dovuti alla pioggia che hanno impedito il regolare svolgimento delle attività didattiche. Ieri il sit-in tenutosi nell’atrio del plesso scolastico, stamani invece gli allievi hanno disertato le lezioni e hanno sfilato in corteo per le vie cittadine per richiamare l’attenzione delle autorità sulla situazione in cui versa l’istituto. La preoccupazione principale è che i forni e l’altro materiale elettrico presente a scuola possano andare in cortocircuito a causa dell’acqua infiltrata, mettendo a rischio l’incolumità di alunni, docente e personale ATA. Impossibile in queste condizioni continuare a fare lezione come se nulla fosse.
La manifestazione ha attraversato le principali vie cittadine per giungere fino a Palazzo di Città, dove le rappresentanze di studenti e genitori si sono confrontate con il sindaco Francesco Bonito e l’assessore Rossella Bruno. «Il Comune sulla questione, purtroppo, ha le mani legate perché la competenza è della Provincia di Foggia». Questa è, in sintesi, la posizione dell’Amministrazione. Ma alla voce degli studenti non è rimasto sordo chi di dovere, e cioè la dirigente e le autorità provinciali, che sono alla ricerca di una soluzione, anche se, nonostante gli interventi già compiuti in passato nell’edificio scolastico, il problema delle infiltrazioni continua a riproporsi ciclicamente ad ogni acquazzone.
«Il nostro sciopero è riuscito a far mobilitare la preside e la Provincia di Foggia che ha mandato dei tecnici a controllare la situazione, anche se dovrebbero già sapere la condizione terrificante in cui studiamo – fa sapere il comitato studentesco -. Il fatto che la Provincia si sia fatta viva ci dice che la nostra lotta sta producendo dei risultati ed è importante continuare questo percorso. Non si tratta solo di un problema causato dalla Provincia di Foggia, ma c’è una mancanza sistematica di fondi per le scuole in Italia. Vogliamo incontrarci il prima possibile con i responsabili della Provincia per spingerli a iniziare il prima possibile un progetto di rifacimento della scuola».