A nulla è valsa l’impugnazione del verbale del 14 gennaio 2022 dell’Ufficio elettorale della Provincia di Foggia, atto in cui si determinava la ricusazione della Lista n. 5 del Partito Democratico, composta da Vittorio Presutto, Valentino Mariarita, Generoso Rignanese, Marcello Moccia (di Cerignola) ed Emilio Di Pumpo.
«L’Ufficio elettorale della Provincia di Foggia, riunitosi in data 14 gennaio 2022, ha deliberato di non ammettere alle consultazioni la lista del “Partito Democratico” in questione, avendo rilevato la nullità delle dichiarazioni di accettazione delle candidature e le sottoscrizioni dei presentatori della lista, risultando le stesse autenticate dall’odierno ricorrente, sig. Presutto, nella qualità di consigliere comunale di Serracapriola ma al di fuori del territorio del Comune stesso. Su tale rilievo l’Ufficio elettorale ha ricusato, quindi, la predetta lista». Questo è quanto si legge nella sentenza del TAR Puglia (Terza Sezione) pubblicata oggi 19 gennaio 2022. Nel ricorso si è contestata la «illegittimità della limitazione territoriale del potere di autenticazione» e la «illegittimità delle determinazioni assunte dall’Ufficio elettorale nella misura in cui si fa discendere dallo sconfinamento territoriale una radicale nullità dell’autenticazione anziché configurarne la mera irregolarità». Niente annullamento del verbale di ricusazione e Pd (al momento) fuori. Di fatto la questione assume i contorni del “pasticcio”, in considerazione del fatto che l’assenza dei Dem diventerà un problema anche in vista dell’elezione (successiva) del Presidente della Provincia.