Dalla richiesta forte di Dad (da parte dei genitori) alle assenze post natalizie: la scuola, non solo cerignolana, si è ritrovata a gestire una situazione per nulla semplice. Situazione che, al di là dei soliti e stucchevoli annunci spot, permane e prosegue, con quotidiane disposizioni dei presidi per classi in quarantena e in didattica a distanza.
Cerignola non si differenzia da molte altre realtà raccontate dai quotidiani di tutta Italia. Nel centro ofantino le sezioni di scuola dell’Infanzia (laddove i piccoli alunni non indossano la mascherina, ndr) sono tutt’altro che piene. Nella scuola Primaria la metà delle classi ha conosciuto presenza di un alunno positivo e/o contagiato. Lo stesso nella secondaria di primo grado. Situazione differente alle superiori, dove sono molti di più gli alunni vaccinati. La frequente modifica dei protocolli e le differenze per i vari gradi alimentano confusione e disorientamento tra i genitori. In più c’è tutto l’oscuro lavoro delle segreterie scolastiche, ridotte a succursali dell’Asl, sollevate a forza dal consueto lavoro quotidiano, iscrizioni comprese.
Come ha riportato nella giornata di ieri il quotidiano La Repubblica nelle scuole baresi i positivi sono in aumento. In appena sette giorni, rispetto all’ultimo monitoraggio, dall’attività di sorveglianza sanitaria dell’Epidemic intelligence center sono emerse 952 nuove positività, 185 in più rispetto alle 767 della settimana scorsa. Idem dicasi per le scuole cerignolane che hanno visto crescere nella settimana appena trascorsa le segnalazioni di positività da parte dei genitori. Le circolari sui siti web degli istituti, che segnalano casi di positività nelle classi, ne sono la prova lampante. In Puglia sono più di 126mila gli attualmente positivi, oltre 2mila nella città di Cerignola – dove i dati del contagio si diffondono a singhiozzo -. Nelle scuole presidi e docenti provano a fare il possibile per tutelare l’attività in presenza e il diritto all’istruzione di ogni alunno. Tuttavia le difficoltà ci sono e tra i genitori/cittadini comincia a ritornare la paura di nuovi contagi.