Pubblichiamo di seguito e integralmente una nota stampa giunta in redazione a firma di due esponenti di Fratelli d’Italia Cerignola, Laura Raffaeli e Giuliano Montingelli, in cui si esamina la situazione del canale Lagrimaro, già al centro di sequestro per inquinamento ambientale.
Il canale Lagrimaro è stato dissequestrato 6 mesi fa, ma della bonifica ancora non si sa niente: malgrado le promesse del sindaco, ad oggi la situazione del collettore di acqua è sostanzialmente rimasta invariata se non peggiorata. Sono stati stanziati 5 milioni di euro dalla Regione Puglia per la realizzazione di vasche di disoleazione, di sabbiatura e grigliatura. Ma, di concreto, niente ancora. L’amministrazione sta portando avanti la costituzione della Zona Economica Speciale (Z.E.S.) che (speriamo) porterà un ulteriore sviluppo della zona industriale. Ciò, però, in questa situazione incontrollata, potrebbe portare frattanto altri preoccupanti sversamenti nel canale. Qualche domanda è doverosa. Il Comune ha davvero ricevuto l’autorizzazione dal Consorzio di bonifica per il rilascio delle nuove autorizzazioni? Se sì, il Comune di Cerignola può oggi, in tutta sicurezza, rilasciare le autorizzazioni alle eventuali nuove aziende di sversare le acque piovane dei loro piazzali all’interno della fogna bianca che finisce per scaricare nel Lagrimaro? Quando si sbloccheranno le autorizzazioni alle aziende già operanti (che frattanto pagano società esterne per prima pioggia e dilavamento dei piazzali)? O potrebbero, ancora una volta, finire sotto inchiesta? Come si vigilerà per assicurare l’individuazione dei colpevoli? Non si rischia di mettere i bastoni tra le ruote all’attuazione della Z.E.S. che è oggi una grandissima opportunità di sviluppo per la città? La situazione attuale del canale Lagrimaro attenta alla salute dei cittadini ma anche al buon nome degli imprenditori onesti, che ogni giorno si sforzano di creare lavoro e sviluppo sul territorio.