«Quando la vita e il teatro si fondono, ciò che ne deriva diventa messaggio vivo e punto saldo da cui partire per sostenere l’impegno per i diritti delle donne vittime di violenza». È tutto in questo concetto espresso da Mara Clori, docente nella vita e appartenente alla compagnia teatrale amatoriale de ‘I commedianti’ per vocazione artistica (e non solo). Con quasi dieci anni di attività alle spalle, ‘I commedianti’ sono una compagnia nata presso la Parrocchia “B.V.M. del Buon Consiglio” di Cerignola, dove tutt’oggi si riunisce per effettuare instancabilmente e con passione le prove, con il concreto sostegno del parroco Don Ignazio Pedone. E nel corso di tutto questo tempo di strada ne è stata fatta, giungendo all’esibizione sul palco del Teatro Mercadante l’11 e il 12 marzo scorsi. La compagnia locale ha portato in scena “Filumena Marturano”, il capolavoro scritto, diretto e interpretato nel 1946 da Eduardo De Filippo, con l’indimenticabile sorella Titina nei panni della protagonista. Per la regia di Leonardo Lavecchia (che cura anche le musiche), i protagonisti sono interpretati da Angela Dibiase e Giuseppe Lattanzio. Il cast degli attori è completato da: Cinzia Busco, Giovanna Clori, Enzo Clori, Enzo Degioia, Francesca Fasano, Antonio Lattanzio, Francesco Lenoci, Enzo Lucino, Matteo Pelullo, Vito Pelullo, Nella Vasciaveo. A Mara Clori il compito di presentare lo spettacolo. Il trucco è di Lucia Laforgia, i suggerimenti di Tina Marchese e Tina Panarelli, l’audio e le scenografie di Francesco Chiappinelli.
L’impegno profuso da ‘I commedianti’ per la rappresentazione teatrale è stata anche l’occasione per scrivere un’encomiabile pagina di solidarietà e beneficenza in favore della comunità. Domenica 30 aprile, dopo la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa B.V.M. del Buon Consiglio, la compagnia ha devoluto un assegno – frutto di una parte del ricavato della vendita dei biglietti per il loro spettacolo al Mercadante – al “CAV (Centro Antiviolenza) Titina Cioffi” di Cerignola. «La storia messa in scena profuma proprio di rinascita, di determinazione e coraggio! Insieme, attori e spettatori hanno fatto questo viaggio nell’universo femminile, con un bel tuffo nel passato che purtroppo è ancora tanto attuale nei contenuti, nei colori e nei sapori amari di una vicenda che ci ha fatto toccare con mano la forza di Filomena come donna e l’amore di Filomena come madre. Un amore senza prezzo e senza misura» afferma Mara Clori, che pone l’accento sull’attualità: «Chi è oggi Filumena Marturano? Non è di sicuro un personaggio di fantasia, perché tutti possiamo riconoscerci in lei quando ama, difende, urla, piange, lotta e conquista. Ecco chi è Filumena, una donna che chiede il diritto alla dignità, una donna che merita tutto il nostro rispetto».
In questa direzione si è mosso il nobile gesto della compagnia a sostegno del locale CAV, gestito dall’Associazione “Impegno Donna” di Foggia attiva nella raccolta di fondi per mettere a disposizione borse di lavoro per le donne vittime di violenza. «Il teatro che racconta la vita e la vita, con le molteplici situazioni che viviamo direttamente e non, che bussa alla porta di ognuno di noi e ci chiede responsabilità, impegno, presenza concreta. Ci chiede di non nasconderci dietro l’indifferenza, ma di rispondere con i gesti e non solo con le parole, che possono, sì, colpire, ma poi sono i gesti a cambiare il mondo. Sì, perché la casa delle parole sono proprio i gesti, quelli veri fatti col cuore. Noi con la nostra Commedia, il nostro essere parte viva di una comunità parrocchiale, con questo piccolo gesto – conclude Mara Clori – speriamo di essere arrivati dritto al cuore, di aver lasciato un segno da cui partire per ricominciare a sperare in un mondo più giusto e più attento verso i bisogni e le richieste di aiuto di tutte le donne».