È stata una serata all’insegna della cultura vissuta in maniera inusuale, quella di sabato 14 ottobre nell’aula conferenze di Palazzo Fornari a Cerignola. Nella struttura di Piano San Rocco – con l’organizzazione del Club per l’Unesco di Cerignola e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura – ha fatto tappa la lezione-spettacolo “Dante per tutti-Erotico ed eretico”, l’ennesima idea di divulgazione culturale partorita dalla mente del vulcanico professor Trifone Gargano, docente universitario, scrittore, dantista e molto altro, pugliese d’origine e noto ormai a livello nazionale. Lo spettacolo prende le mosse da una sua pubblicazione di recente uscita, «Dante porno-Erotico eretico» (Progedit). Il libro, così come lo spettacolo, svela una dimensione inedita del Sommo Poeta e della sua Commedia, che non deve suscitare scandalo ma va conosciuta, apprezzata e divulgata. Un Dante proibito, come è stato nel verso senso del termine, che l’autore invece indica come ancora capace di ispirare artisti ed intellettuali contemporanei, essere presente nei diversi linguaggi moderni in misura maggiore di quanto si creda, finanche nei brand alimentari, nei social network e nei videogiochi. Il pubblico accorso, interessato e divertito, ha avuto modo di appurare quanto Dante sia “favilla” che genera “gran fiamma”, contaminazioni e ri-scritture.
«Dobbiamo gioire perché all’interno di quel testo enciclopedico che è la Commedia ci sono anche percorsi più legati al corpo e all’interpretazione gioiosa del corpo, dei sentimenti, dell’affettività e anche della sessualità», spiega il prof. Gargano a lanotiziaweb.it. L’itinerario attraverso cui accompagna gli ascoltatori-lettori è costituito in tre parti: «La prima riguarda le scene erotiche, e non si tratta solo di Paolo e Francesca; la seconda riguarda le parolacce all’interno della Commedia, presenti non soltanto nell’Inferno; nella terza parte vi sono invece alcuni versi equivoci, che significano una certa cosa ma che presto, in questo gioco con il testo di Dante, per altre spiegazioni». L’obiettivo principale è porre all’attenzione di tutti l’attualità del testo dantesco: «Il vero classico è colui che a distanza di secoli, come nel caso di Dante, abbia ancora sotto tanti profili molto da dire e da dare – afferma Gargano -. E questo vale anche sotto questo profilo ludico. Tuttavia, all’interno del mio libro non c’è solo questo approfondimento giocoso sulla sessualità. C’è anche il Dante eretico, per cui ho ricostruito la storia dei divieti che la Chiesa ha fatto, dall’Indice dei libri proibiti fino ad appena cent’anni fa, non soltanto dei testi politici ma anche della lettura della Commedia. C’è un capitolo dedicato al Dante cibernetico, con quelli che io definisco i tweet, i selfie dell’opera dantesca. E nel capitolo finale, intitolato “De-monumentalizzare Dante”, rifletto e invito ad inaugurare meno strade, meno scuole, meno palazzi a lui e invece a leggerlo di più».
Il docente mette inoltre in guardia da chi cerca di “accaparrarsi” in qualche modo il Sommo Poeta: «Talvolta vi è la tentazione di tirarlo per la giacchetta: è successo nel corso dei secoli ed è stato così anche di recente. Dante invece è di tutti: era di Giuseppe Mazzini, era di Benito Mussolini (che regalò ad Hitler una copia della Commedia alla sua prima visita in Italia), era di Antonio Gramsci. Perciò dico a tutti, compreso il Ministro Sangiuliano, che Dante non è di parte, che non va trascinato né di qua e né di là. Dante appartiene a tutti». In conclusione, Gargano testimonia come in questo suo percorso di ricerca sia presente anche uno dei nostri concittadini più illustri: «C’è anche il grande linguista e dantista Nicola Zingarelli. Lo cito in questo libro nel capitolo sul gioco con la sessualità, perché egli scrisse un bel saggio sulle tre anime presenti nel Paradiso dantesco, i “folli amanti” del cielo di Venere. Sono Cunizza da Romano, Folco da Marsiglia e Raab, e Zingarelli ne parla in maniera ironica, niente affatto pedante, mettendo in luce quello che io, con un po’ di colore in più, vado raccontando con la mia lezione-spettacolo».