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    Morto Silvio Berlusconi, si chiude un’era quarantennale della storia del Paese

    Imprenditore, editore televisivo, presidente del Milan prima della discesa in campo in politica: è stato quattro volte Premier

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    Silvio Berlusconi è morto. Il leader di Forza Italia, 86 anni, era ricoverato da venerdì all’ospedale san Raffaele di Milano per la sua “patologia ematologica”. Questa mattina il fratello Paolo e i figli Marina, Pier Silvio e gli altri sono accorsi nella struttura, dove già si trovava Marta Fascina, dopo essere stati chiamati urgentemente. Berlusconi, malato da tempo di leucemia mielomonocitica cronica, era stato dimesso poche settimane fa dopo un lungo ricovero di 45 giorni. Tantissime le testate giornalistiche che stanno convergendo davanti all’ingresso di via Olgettina 60 dopo l’annuncio della scomparsa dell’ex premier. All’esterno dell’ospedale sono presenti molti fotografi e decine di telecamere. “L’Italia è il Paese che amo, qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti…”. E’ il 26 gennaio del ’94 quando Silvio Berlusconi annuncia la sua ‘discesa in campo’ con un video di 9 minuti, pre-registrato ad Arcore, e inviato in cassetta a tutte le tv nazionali e private. Il messaggio, che viene trasmesso integralmente da Retequattro e Italia 1, in un’ampia sintesi da Canale 5, in forma stringata dai tg della Rai, sancisce l’inizio della lunga storia politica di un imprenditore di successo, nato a Milano il 29 settembre del ’36, primo di tre figli (la sorella Maria Antonietta è scomparsa nel 2009, Paolo il minore).

    “Silvio Berlusconi”, morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato, “ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito”, scrive su Facebook Matteo Renzi. “A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve”. “Partecipo al profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Lo ricordo come un leader politico che, nel suo lungo e intenso impegno pubblico, ha esercitato una grande influenza nella vita del nostro paese, incidendo non solo sulle istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini. Nel nostro lungo confronto politico abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto. Ho apprezzato il suo sostegno alla causa europeista, soprattutto perché confermato e ribadito in un periodo in cui il nostro comune destino europeo era messo duramente e imprudentemente sotto accusa. Porgo alla sua famiglia e a tutti i suoi cari le mie più profonde condoglianze”, dice Romano Prodi.

    Molto legato alla famiglia (il padre Luigi era direttore generale della Banca Rasini), in particolare alla madre Rosa Bossi (casalinga dopo una breve esperienza da segretaria alla Pirelli), che gli è stata sempre vicina negli anni dell’impegno in politica (”Era una gran donna, per lei ero troppo buono”), compie i primi passi nell’edilizia, poi allarga i suoi interessi: la tv commerciale, Fininvest, Mediaset, Mondadori, le assicurazioni, la grande distribuzione. E il Milan, forse la passione più grande (proprietario e presidente dal 1986 al 2004 con tantissimi successi italiani e internazionali). Il Cavaliere, come lo aveva soprannominato Gianni Brera per l’onorificenza conferitagli nel 1977 dal Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, e cui ha rinunciato nel 2014, fonda Forza Italia, puntando all’elettorato moderato in cerca di identità nel pieno della bufera di Mani Pulite. Quattro volte Presidente del Consiglio (1994-1995, 2001-2005, 2005-2006, 2008-2011), eurodeputato nel 2019, attualmente era senatore eletto nel collegio di Monza, di cui era presidente della squadra di calcio portata dalla serie C alla A. (adnkronos)

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