“Grave l’assenza del direttore generale dell’Asl, Nigri, che invece avrebbe dovuto essere presente per raccogliere le istanze dei cerignolani e rendersi conto delle carenze e delle criticità dell’ospedale Tatarella”. E’ il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, a margine del Consiglio comunale monotematico svoltosi stamattina a Cerignola. “Un ospedale dove manca circa il 40% dei medici che sono previsti dalla pianta organica. Il caso più eclatante – spiega De Leonardis – è quello del reparto di Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza dove mancano ben 12 dirigenti medici sui 15 previsti e dove non c’è nessun ausiliario specializzato. In affanno anche i reparti di Chirurgia generale, dove sono in servizio 6 medici sui 12 previsti; Gastroenterologia, con un solo medico in servizio; Ortopedia e traumatologia dove mancano ben 7 dirigenti medici sui 9 previsti e dove non ci sono oss; Cardiologia, dove mancano 6 medici su 13 previsti; Ostetricia e ginecologia, dove mancano 6 medici su 12 previsti; Servizio trasfusionale, dove mancano 4 medici su 6 previsti e laboratorio analisi dove non c’è nessuno dei 3 biologi previsti. Una situazione allarmante per l’ospedale della seconda città più popolosa della Capitanata e che, geograficamente, è il punto di riferimento del Basso Tavoliere e dei Monti Dauni Meridionali. Il diritto alla salute dei cittadini chiede risposte immediate e dinamismo anziché assenze imbarazzanti”, conclude De Leonardis.
Cera: “pronti a difendere la struttura contro i tagli di Emiliano e Piemontese”
“I cittadini non possono pagare i disastri di Emiliano e i suoi sodali ed è questo lo spirito con cui ho partecipato oggi alla riunione in Consiglio Comunale a Cerignola sulla situazione dell’ospedale “Tatarella”. Una seduta che ha registrato due grandi assenti: Emiliano e l’assessore Piemontese, che non hanno ritenuto di partecipare (forse perché non sanno che dire ai cittadini e non sono interessati ad ascoltare problemi di cui non vogliono occuparsi). L’ospedale è abbandonato al proprio destino, senza prospettive di rilancio della qualità e quantità del servizio. Lo stesso trattamento è riservato al personale: medici, infermieri e operatori sanitari costretti a sopperire alle falle gestionali e politiche, assumendosi a volte responsabilità più grandi pur di garantire l’assistenza. A titolo esemplificativo e non esaustivo cito quanto accade al pronto soccorso, dove ormai quasi giornalmente assistiamo ad aggressioni ai danni del personale. Chiariamo fin da ora che difenderemo il presidio cerignolano e lo faremo con la massima determinazione: con 450 milioni di euro di deficit sanitario, è possibile quel presidio sia nel mirino della Giunta regionale per altri tagli insopportabili. Noi non ci stiamo e chiediamo ad Emiliano di chiarire in Consiglio regionale se e quali servizi saranno tagliati per colmare il deficit. La nostra azione politica si caratterizza da sempre per responsabilità e, quindi, non ci tireremo indietro e siamo pronti ad affrontare una situazione che appare gravissima”. Così in una nota stampa, il consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera.