Si è riunito nel pomeriggio di ieri, 12 aprile, il consiglio comunale di Cerignola per discutere 4 punti all’ordine del giorno: oltre a comunicazioni e approvazione del verbale della seduta precedente, il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio e, nodo centrale, l’approvazione del Documento Unico di Programmazione D.U.P. 2023-2025. Lunga e articolata la presentazione dell’assessore al bilancio Pietro Gianfriddo. Alla discussione si sostituiscono le dichiarazioni di voto. Intervengono i consiglieri Tommaso Sgarro, Paolo Vitullo, Antonello Summa, Michele Romano, Rocco Dalessandro, Vincenzo Sforza, Nicola Netti – con cui la dialettica è sempre accesa – e, nonostante da regolamento non potesse più parlare il Sindaco, c’è stato anche l’utile intervento proprio del primo cittadino. Paolo Vitullo accusa di incompetenza (riferendosi alla gestione del consiglio), il Sindaco respinge rigettando la medesima accusa al consigliere d’opposizione che lascia l’aula.

Nel suo intervento, di oltre 35 minuti, proprio Bonito pone in attenzione delle questioni. Sull’attività amministrativa precisa come quello passato sia stato «un anno e mezzo non di buon governo, ma di ottimo governo. Oggi però segniamo un importante dato: stiamo risanando i conti pubblici. Voi chiamate libro dei sogni questo. In questi mesi abbiamo fatto 17 gare e altrettante ne faremo nei prossimi 6 mesi. Arriverà un bando di gara – riferendosi alla gestione e raccolta rifiuti – che non avete mai visto». Una rivendicazione non condivisa dalle opposizioni che, come apertura di credito, si astengono sul punto, invece che votar contro. Seppure, secondo la minoranza, vi sono dubbi su molte delle attività annunciate e da fare, la “discussione vera” pare rimandata al bilancio, quando alle parole forniranno sostanza i numeri. Non senza polemiche gli interventi ulteriori di Moccia, Pezzano, Netti e Sgarro, che più che contributi alla discussione politica sono parsi step di una corsa a cronometro.