Prosegue con grande partecipazione la Fiera del Libro di Cerignola. Alle 18 il Sindaco Francesco Bonito e l’assessora alla cultura Rossella Bruno hanno inaugurato l’evento, assieme a Margherita Cinquepalmi, dell’associazione OltreBabele, e al prof. Salvatore Mininno, preside dell’ITET “Dante Alighieri” di Cerignola. Il sindaco si è compiaciuto del ritorno della fiera a Palazzo Fornari, un luogo considerato il cuore pulsante della cultura: «La Fiera del Libro è una meravigliosa tradizione della nostra città, è una finestra sul nostro territorio che, con ammirazione, guarda a questa manifestazione. Se tutto questo è possibile, è grazie all’impegno dei giovani che con passione investono il loro tempo per la crescita di questo paese». La cultura può essere uno strumento per riscattare il nostro territorio, aggiunge l’Assessora Bruno.
Dopo i saluti istituzionali, la poetessa Beatrice Zerbini ha onorato i presenti con la lettura di alcune sue poesie, tra cui una moderna riscrittura del Padre Nostro: «Padre nostro che sei nei cieli, scendi…resisti, esisti, insisti e poi insegna a fare uguale. Dacci pane, dacci tempo, dacci un talento…». In un’atmosfera di amorevole raccoglimento, le socie dell’Associazione Oltrebabele hanno ricordato la perdita di una loro cara amica e collega, Pia Patruno, scomparsa due anni fa. In suo onore c’è stata la premiazione del Concorso Slam Poetry, 1° memorial Pia Patruno. Per la sezione ragazzi, si è aggiudicato il primo posto Carlotta Cecire, con la poesia “La luna d’estate”; per la sezione adulti, Maria Clara Trasatti ha vinto con la composizione “Poesia”. La profondità della lettura poetica ha lasciato spazio ad una riflessione più scientifica, incentrata sul tema della cittadinanza.
I sociologi Giovanni Moro ed Emma Amiconi hanno presentato il loro libro “La cittadinanza in Italia, una mappa”, Carrocci Editore, 2022. Nonostante si tratti di un’opera di carattere scientifico, con opportuni dati e tabelle, essa risulta fortemente particolare perché il linguaggio non è rigido e manualistico, ma semplice, immediato e trascinante. Visto il titolo, è sorto spontaneo chiedere a Moro un’opportuna definizione su cosa sia davvero la cittadinanza: «Essa è un dispositivo, un macchinario che serve a garantire inclusione, coesione e sviluppo. Questo dispositivo è fatto di tre componenti: appartenenza, diritti e doveri, partecipazione. Questo non deve associare l’idea di cittadinanza ad un fenomeno statico, ma è un principio dinamico che cambia nel tempo. La sua variabilità diacronica è stata al centro dei nostri studi ed è sempre in costante approfondimento. È un oggetto di conflitto, si lotta sempre per difenderla, modificarla e ampliarla».