Termosifoni spenti, scuole chiuse, interventi in emergenza: questo il quadro a pochi giorni dalle date previste di accensione dei termosifoni. Avvio con qualche difficoltà, infatti, un po’ in tutte le scuole con l’azienda manutentrice (Tre Fiammelle) che ha dovuto fare gli straordinari per garantire il servizio. A partire dal 20 novembre, problemi in diversi plessi: la scuola Tommaso Russo, l’Aldo Moro, la Di Vittorio, fino alla questione di non facile soluzione del plesso Torricelli di scuola primaria. Chiusura per ordinanza sindacale nei giorni 27 e 28 novembre. Il 29 gli alunni sono ritornati e si sono trovati una scuola senz’acqua e al freddo. Il giorno seguente, giovedì 30, ancora freddo e alunni fatti uscire dai genitori anzitempo. Nel pomeriggio, nuova ordinanza del Sindaco e scuola chiusa fino a oggi, martedì 5 dicembre. Si attende che gli uffici comunali, in tandem con la ditta manutentrice intervengano, visto che il problema sarebbe piuttosto serio. Insegnanti e famiglie al momento sono in attesa di novità.
Anche la primaria Di Vittorio è al freddo da alcuni giorni, tanto che, in emergenza, le classi sono state riorganizzate (due in una) in spazi meno freddi. «Questa mattina i termosifoni risultano ancora spenti – segnala un genitore a lanotiziaweb.it -. Sappiamo che la scuola sta segnalando ma l’azienda viene, aggiusta e poi il problema si ripresenta. Non voglio prendermela con nessuno. Voglio solo che si sistemino i termosifoni perché l’inverno è arrivato e i nostri figli non possono stare al freddo». Nonostante tutto, alunni e docenti sono a scuola.
Dopo anni nei quali quotidianamente gli operatori della manutenzione intervenivano per “aggiustare” qua e là situazioni croniche, nel lungo periodo caldo poco si è fatto per intervenire sugli impianti di tutti gli edifici pubblici cerignolani. Ma nel contratto di manutenzione non era prevista una revisione totale degli impianti e la sostituzione delle caldaie? Non va dimenticato che si sta ostacolando un pubblico servizio: la scuola.