Pubblichiamo di seguito e integralmente una nota stampa del consigliere comunale di opposizione, Tommaso Sgarro, nella quale si esamina la situazione della raccolta differenziata e più in generale dei rifiuti, a seguito del comunicato dell’Amministrazione riguardo la percentuale del 70% raggiunta da Cerignola sulla separazione dei rifiuti.
La politica dell’annuncio bislacco rischia di essere un boomerang. Il sindaco annuncia che la città ha raggiunto la percentuale del 70% di differenziata, ma vengono spontanee alcune domande: 𝑺𝒆 𝒅𝒂𝒗𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒕𝒂 è 𝒂𝒍 70%, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉è 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒊𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂?𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉è 𝒊 𝒗𝒊𝒓𝒕𝒖𝒐𝒔𝒊 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂𝒅𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝑪𝒆𝒓𝒊𝒈𝒏𝒐𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒏𝒐 𝒎𝒆𝒏𝒐 𝑻𝑨𝑹𝑰? 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉è 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒂𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒊 𝒃𝒖𝒐𝒏𝒐 𝒊𝒏 𝒕𝒆𝒓𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒆𝒄𝒐𝒏𝒐𝒎𝒊𝒄𝒊, 𝒅𝒊 𝒑𝒖𝒍𝒊𝒛𝒊𝒂 𝒆 𝒅𝒊 𝒅𝒆𝒄𝒐𝒓𝒐? 𝑨 𝒄𝒉𝒊 𝒆 𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒆 𝒊𝒏 𝒃𝒖𝒐𝒏𝒂 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒂𝒍 70% 𝒅𝒊 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒕𝒂? Qualcuno potrà obiettare che quantomeno c’è un vantaggio ambientale. Quel 70% è però per lo più gonfiato dall’8% di raccolta di rifiuti ingombranti (probabilmente la più alta d’Italia) e dai rifiuti da spazzamento stradale, senza dei quali percentuale reale non supererebbe il 50%. Tutto sommato niente male direte, e invece no, perché il dato veramente interessante da sapere in tal senso sarebbe quello degli abbandoni stradali e come viene inserito nel calcolo complessivo della differenziata. Insomma, 𝗰’𝗲̀ 𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗮 𝗮𝗹𝗹e 𝘁𝗿𝗲 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗲. È vero che a Cerignola non c’è mai stata strategia sul ciclo dei rifiuti, il punto è che non c’è nemmeno ora e per capirlo basta leggere i numeri a caso che si sprecano nei vari comunicati tanto sul presente, quanto sul passato.