Così come all’andata, finisce a reti inviolate il derby fra Taranto e Audace Cerignola: i gialloblu provano a far propria l’intera posta in palio con una buona ripresa, non riuscendo però a trovare il guizzo risolutore. Pazienza rilancia alcuni elementi dal 1′: Allegrini in difesa, Sainz-Maza e Righetti in mediana, mentre Malcore torna ad affiancare D’Andrea in prima linea. Nessuna sorpresa nello schieramento di Capuano, confermato integralmente l’undici sceso in campo con la Juve Stabia, in avanti Tommasini con Bifulco alle sue spalle. Subito grande agonismo e fisicità in campo, messa in opera dalle due squadre in egual misura: ne consegue quindi una fase di studio piuttosto lunga, senza grandissime occasioni. Primi a provarci i padroni di casa, invito di Tommasini per Bifulco, il destro termina alto di molto. Il Cerignola non riesce a trovare sbocchi, chiuso dagli avversari sugli esterni e senza spazi da sfruttare. Una elaborata azione degli jonici al 25′ porta Romano alla conclusione col mancino, assai debole per creare insidie a Saracco. Le opportunità in fase offensiva latitano fino al 45′, quando Bifulco fugge via ad Allegrini sulla destra e centra per Tommasini, il quale alza troppo la traiettoria da favorevole posizione. Si va all’intervallo a reti inviolate, con gli ofantini senza tiri effettuati verso la porta di Vannucchi.
Avvio di ripresa che sembra presagire una storia del match diversa: primo timido tentativo di Tascone, che raccoglie un pallone vagante ma la mira è sballata. Dall’altra parte invece Tommasini mastica col mancino, tuttavia non lontano dal palo alla sinistra di Saracco. Ruggiero ed Achik le prime mosse di Pazienza, all’Audace capita la migliore chance dell’incontro: D’Andrea si fa largo ottimamente in area, il diagonale trova la pregevole risposta in angolo di Vannucchi (59′). I gialloblu prendono in mano l’inerzia, anche se la sfida torna a rivelarsi molto bloccata. Altri due cambi con Coccia e D’Ausilio (escono Allegrini e Malcore), con gli ofantini disposti come contro l’Avellino e Achik in attacco di spalla a D’Andrea. Proteste rossoblu al 79′ per un presunto rigore ai danni di Rossetti, l’arbitro fa proseguire. Il fantasista calcia dalla lunga distanza all’81’, Vannucchi è attento e concede solo il tiro dalla bandierina. Nel finale numerosi gli errori nella manovra di entrambe le contendenti, tuttavia poco prima del triplice fischio l’ultima sortita è delle ‘cicogne’, con Achik che però vede il compagno Samele a ribattere la sua conclusione nello specchio.
Il Cerignola viene scavalcato dal Foggia in quarta posizione, arriva comunque il quarto risultato utile consecutivo (42 i punti in classifica) su un campo tradizionalmente ostico: forse con maggiore lucidità in alcune circostanze era possibile compiere il colpaccio. Nel prossimo turno, sabato al “Monterisi” sarà ospite il Pescara, oggi fermato in pieno recupero in casa dal Giugliano.
TARANTO-AUDACE CERIGNOLA 0-0
Taranto (3-5-2): Vannucchi, Evangelisti, Antonini, Formiconi, Mastromonaco, Romano, Mazza (77′ Diaby), Crecco (77′ Labriola), Ferrara, Bifulco (70′ Rossetti), Tommasini (57′ Nocciolini). A disposizione: Loliva, Caputo, Provenzano, Manetta, Semprini, Citarella, Sciacca, Finocchi, Canalicchio, Boccadamo. Allenatore: Ezio Capuano.
Audace Cerignola (3-5-2): Saracco, Blondett, Capomaggio, Allegrini (69′ Coccia), Russo, Tascone, Langella, Sainz-Maza (57′ Ruggiero), Righetti (57′ Achik), Malcore (69′ D’Ausilio), D’Andrea (83′ Samele). A disposizione: Fares, Trezza, Olivera, Bianco, Inguscio, Montini, Mengani, Botta, Giofrè. Allenatore: Michele Pazienza.
Ammoniti: Tommasini, Rossetti (T); Langella, Malcore (AC).
Angoli: 0-3. Fuorigioco: 0-3. Recuperi: 2′ pt, 4′ st.
Arbitro: Pascarella (Nocera Inferiore). Assistenti: Spataru (Siena)-Bartolomucci (Ciampino). Quarto ufficiale: Rispoli (Locri).