Conclusa ufficialmente la stagione 2023/24, è tempo di bilanci con lo sguardo al prossimo futuro per l’Audace Cerignola. Un compito affidato al direttore sportivo Elio Di Toro, che così giudica l’annata degli ofantini: «Se partiamo dalla fine credo il percorso abbia dato valore ad un gruppo che nell’arco del torneo non è riuscito ad esprimersi con continuità, a causa degli infortuni e perché questo era l’anno della conferma fra i professionisti – dice -. Tutto sommato il banco di prova è stato superato, quando non sei più una matricola ti conoscono e ti vedono con un occhio diverso, essersi fatti trovar pronti è stato un passo in avanti verso quella mentalità e maturità che dovremo avere in futuro». Un cammino altalenante, passato attraverso due tecnici, ma comunque con la conquista di una qualificazione playoff giunta grazie ad un finale importante: «Un campionato è fatto di fasi, abbiamo faticato a trovare una continuità di vittorie anche se le prestazioni ci sono state – afferma Di Toro -. La squadra ha voluto ottenere il risultato degli spareggi perché era convinta di poterlo fare».
L’uomo mercato gialloblù è legato al club fino al 2026: come impone ogni conclusione di un torneo, è necessario sedersi a tavolino con la società per tracciare le linee e programmare quello che verrà. «Adesso è buona cosa far trascorrere qualche giorno per archiviare questi mesi intensi e le sensazioni che in generale dà un campionato. Con il presidente Grieco c’è massima stima – sostiene -, confrontarsi è il modo per stabilire la via da seguire, migliorando lì dove serve. Dopo due anni in C è giusto capire la direzione e, come è stato sempre, le interlocuzioni sono servite ad avere le indicazioni buone per affrontare un nuovo cammino. La volontà è continuare con questo gruppo di lavoro, preservando i valori espressi».
Audace che con molta probabilità vedrà cambiare alcuni suoi interpreti, uno dei candidati maggiori pare essere Malcore, il cui feeling con la piazza pare essersi incrinato. «Giancarlo a Cerignola ha fatto la storia e i numeri lo dicono ampiamente, poi è chiaro che per un calciatore possono esserci prestazioni convincenti e altre meno – rimarca Di Toro -. Occorre riflettere per il suo bene e quello della società, trovando la soluzione migliore per capire se continuare assieme o eventualmente dividersi. Il futuro andrà valutato attentamente, ma ribadisco che quasi ottanta gol con l’Audace testimoniano il contributo fornito alla piazza».