Il Consiglio regionale pugliese ha detto sì alla legge sui diritti Lgbtq+ e contro la violenza di genere. La maggioranza di centrosinistra è riuscita ad evitare i 321 emendamenti presentati dal centrodestra approvando un subemendamento sostitutivo dell’intera legge. L’approvazione del subemendamento ha permesso di evitare la discussione di ben 321 emendamenti presentati dall’opposizione, uno stratagemma per superare l’ostruzionismo in Aula e la possibilità di ‘franchi tiratori’ al momento del voto. E’ passata cosi, dopo oltre 5 anni di tentativi, la legge che contiene disposizioni per garantire il principio delle pari opportunità e della parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso delle persone. Il dispositivo legislativo, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Donato Metallo (Pd), è stato sottoscritto da numerosi altri consiglieri del Pd, M5s, Con, Per la Puglia e Misto.
Tra i principi e le finalità dell’intervento è richiamata in particolare “l’importanza di prevenire e contrastare le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dalle variazioni nelle caratteristiche di sesso”. La legge promuove specifiche politiche del lavoro, di formazione e riqualificazione professionale, di inserimento lavorativo, oltre che attività volte a garantire la parità di accesso al lavoro. Vengono disposti interventi in materia socio-assistenziale e socio-sanitaria di informazione, consulenza e sostegno in favore delle persone omosessuali, transessuali, transgender e intersessuate, nonché delle loro famiglie.
“Questa legge” sui diritti Lgbtq+ “è un bel passo in avanti”: lo dichiara il governatore pugliese, Michele Emiliano, dopo l’approvazione in Consiglio della norma contro la violenza di genere. “Quanta strada abbiamo fatto in questi anni – afferma – insieme alle associazioni e a migliaia di cittadine e cittadini per rendere la Puglia una regione più consapevole e inclusiva. La legge che abbiamo approvato intende rimuovere gli ostacoli che limitano l’accessibilità ai diritti e vuole contrastare ogni forma di discriminazione basata sul genere e l’orientamento sessuale attraverso la conoscenza, la cultura, l’inclusione. Ho avviato l’iter per una legge contro l’omotransfobia nel 2016 perché era un preciso impegno del nostro programma”. Per il governatore “ci è voluto tempo, ma finalmente il Consiglio ha costruito un consenso ampio dentro la maggioranza e spero anche fuori. Una bella giornata, nella quale abbiamo realizzato ciò che ci eravamo impegnati a fare. La Puglia si dota così di un moderno strumento legislativo che era nel programma di governo”. Con la legge “vengono affermati i principi di contrasto alle discriminazioni e alla violenze determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dalle variazioni di sesso, affermando, l’impegno attivo della Regione per far crescere la cultura della non discriminazione”. (ANSA)