In Puglia, terra di vecchie usanze e forte senso di comunità, ci sono molti giochi tradizionali che le persone continuano a praticare nella vita di tutti i giorni. Questi giochi, radicati nella storia della regione, sono come una finestra aperta su un passato che tutti condividiamo e sono anche un modo piacevole per far dialogare giovani e meno giovani. I giochi della tradizione sono numerosi, ma ce ne sono alcuni più amati di altri un po’ per la loro modalità, un po’ per ciò che evocano. Tra i più tradizionali ci sono quelli con le carte come Il piattino, e quelli che si svolgono per strada come il gioco delle 5 pietre, la Trottola e Campana. I tempi corrono e come per qualsiasi altro settore, anche in quello ludico le evoluzioni non mancano facendo così spazio nelle abitudini delle persone a nuovi giochi e nuove abitudini come ad esempio quella di controllare News su Lotto 10eLotto e MillionDAY nella speranza di potersi portare a casa qualche premio. Sì, perché al fianco della tradizione si aggiungono le novità. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i giochi tradizionali di cui la Puglia non può fare a meno.
I giochi tradizionali pugliesi
L’equilibrio tra antico e moderno riflette l’approccio pragmatico dei pugliesi alla vita, incorporando le tradizioni nel contesto contemporaneo. I giochi tradizionali in questa regione non sono solo un modo per trascorrere il tempo libero, ma sono anche una forma di connessione con la storia, con i vicini e con la propria identità culturale. Ecco, tra carrucole e campane, quali sono i principali giochi made in Puglia:
- Il piattino. Le carte da gioco sono necessarie per formare un piattino al centro di un tavolo. Prima di iniziare, i giocatori stabiliscono una quota fissa che verrà pagata ogni volta che si gioca.
- Il gioco delle cinque pietre. Si gioca con un minimo di due giocatori e lo scopo è quello di totalizzare il numero di punti stabiliti in partenza dagli stessi giocatori. In caso di errori, si cede la mano a quello successivo. In dialetto viene chiamato tuddhri.
- Campana. Altro gioco da strada in cui i partecipanti usano un gessetto, una pietra e il loro equilibrio. I partecipanti disegnano dei rettangoli, alternandoli tra loro, in file da due e da uno. All’interno di questi rettangoli vengono riportati i numeri da uno a dieci o da dieci a cento. L’intero disegno viene chiamato, appunto, campana. Lo scopo del gioco è quello di lanciare la pietra nei rettangoli in ordine cronologico, fino ad arrivare all’ultima. Nei rettangoli singoli si salta con un piede solo, in quelli adiacenti con entrambi contemporaneamente e con le gambe larghe. Se si cade o se al ritorno la pietra, che andava raccolta, cade di mano, si cede il posto al giocatore successivo.
Qualche conclusione
In conclusione, i giochi pugliesi possono essere considerati un tesoro che va al di là del mero intrattenimento. Sono un mezzo attraverso il quale la comunità si unisce celebrando il proprio patrimonio che è anche fatto da queste attività ludiche, appunto. Mentre il mondo continua a cambiare, i pugliesi trovano conforto e gioia nel mantenere vive queste tradizioni, tramandandole in modo naturale di generazione in generazione.