La scuola educativa, formativa e inclusiva. Si potrebbe riassumere in una sola frase, dai significati assai complessi, quanto accaduto martedì scorso al Liceo Scientifico di Cerignola durante la sessione degli esami di stato. Gerardo Caputo, 20 anni, ragazzo con sindrome di down, non verbale, con comorbidità allo spettro autistico, si è diplomato – nella sezione di indirizzo sportivo, 5F – tra la gioia e la soddisfazione di tutti gli operatori, docenti curricolari, Dirigente Scolastica Loredana Tarantino, e della famiglia.
In questi anni, pur dovendo seguire una programmazione differenziata, il ragazzo ha sempre mostrato interesse nell’attività dei compagni. Grazie al lavoro di squadra tra le assistenti alla comunicazione, Dottoresse Nadia Dangelo (che segue Gerardo da 13 anni) e Rosa Cascella (da 4 anni), e il docente di sostegno Professor Cosimo Martiradonna, si è deciso di differenziare solo la modalità e non gli apprendimenti. Gerardo, infatti, negli ultimi 2 anni ha iniziato a studiare il programma come gli altri, attraverso una comunicazione alternativa aumentativa fatta di Pecs, dimostrando nell’ultima prova di esame le capacità acquisite, spaziando in una macro-area intitolata “NON PARLO MA CONUNICO”, dove viene presentato il diritto allo sport dal 900 ad oggi. Non di minore importanza è il ruolo della scuola che ha sempre supportato il sopportato ogni richiesta della famiglia e dell’alunno. Un ottimo ruolo l’hanno svolto i compagni di classe che in questi cinque anni hanno permesso a Gerardo un’ottima inclusione.
La commozione nelle parole della mamma del giovane Gerardo: “Vent’anni fa ho smesso di essere Alba e sono diventata la mamma di Gerry! In realtà lo sono anche di Peppe e Gabry, ma loro sin da subito hanno fatto i conti con una realtà difficile, condividevano la loro mamma con un fratello speciale, loro stessi sono diventati fratelli speciali… Ricordo il 10 marzo 2004, finalmente tornavamo tutti insieme a casa, quella diagnosi non mi aveva spaventata, ma pensavo al momento in cui Gerry avrebbe fatto il suo ingresso nella società, ancora così poco pronta ad accoglierlo. Non mi sbagliavo. Ma non avevano fatto i conti con una testa dura. Anzi più di una. Insieme siamo state imbattibili. Oggi le nostre erano emozioni contrastanti! Da una parte la gioia, la soddisfazione, la felicità, la consapevolezza di aver dato tanto, di aver lavorato instancabilmente, di aver permesso a Gerry di vivere una vita serena, dall’ altra la consapevolezza che ora ci attende un salto nel buio! Spesso mi chiedo cosa ne sarà di noi, ma come ho sempre fatto confido nel signore, è solo grazie a lui se tutto è stato possibile. Grazie alle mie ragazze, la mia forza e il mio sostegno, quelle presenti e quelle che il signore ha voluto troppo presto accanto, a loro devo tanto, tutto! Grazie all’amministrazione comunale per aver accolto l’invito, per me una piacevolissima sorpresa! Sono grata a voi per la vostra presenza“.
Il Comune di Cerignola, rappresentato dalla vicesindaca Maria Dibisceglia e dalla consigliera comunale Mariarosaria Divito, ha condiviso l’emozione di questo momento con la famiglia di Gerardo, i docenti e i compagni di classe. Le parole toccanti della madre di Gerardo, Alba, testimoniano il lungo percorso di amore e dedizione che ha portato a questo successo.
“La storia di Gerardo è un esempio luminoso di come l’inclusione possa arricchire l’intera comunità, e il Comune di Cerignola continuerà a lavorare per mettere in luce esempi come quello a cui abbiamo assistito: formazione, educazione, crescita sono elementi imprescindibili per creare inclusione. Un esempio concreto, che sottolineo e che rappresenta davvero cosa significhi inclusione è certamente quello della 5F, in cui tutti, compagni di classe e docenti, hanno declinato attività ed esperienze con e per Gerardo”, le parole della vicesindaco Maria Dibisceglia.