Il Comune di Cerignola ha conferito la cittadinanza onoraria a Mons. Luigi Renna, alla guida della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano tra il 2016 e il 2022 e attuale arcivescovo di Catania. La cerimonia si è svolta nel corso del Consiglio Comunale tenutosi ieri pomeriggio, alla presenza delle autorità civili e ecclesiastiche locali ma soprattutto di tanta gente comune, a dimostrare la stima e l’affetto che tuttora esiste tra la città e l’ex vescovo. «Monsignor Luigi Renna ha amato Cerignola che tuttora porta nel suo cuore. Quale pastore della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano, che, durante gli anni del suo episcopato, grazie alla sua magnanima personalità e al suo impegno costante con il fine unico di seminare semi di giustizia e legalità nella nostra terra, ha rappresentato e continua ad essere un faro e un saldo punto di riferimento per la nostra comunità. Parole e azioni quotidiane contro ogni illegalità rappresentano un esempio di impegno, di dedizione e di amore caritatevole che sono costantemente d’esempio per i cittadini di Cerignola e per le future generazioni». Sono queste le motivazioni contenute nella delibera che conferisce la cittadinanza onoraria a Mons. Renna.
«Continuo a sentirmi un vostro concittadino, e nelle mie preghiere mattutine il pensiero va sempre alla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano”. Così il prelato, che ha ringraziato il Consiglio e i tanti accorsi in aula consiliare. In un lungo e commosso intervento, l’Arcivescovo di Catania si è detto riconoscente nei confronti di Cerignola per gli insegnamenti che ha tratto negli anni del suo episcopato: «Questa città mi ha insegnato che i diritti vanno rivendicati, con la storia di Giuseppe Di Vittorio; che la politica è agone, ma anche cura del bene comune. Mi ha insegnato l’operosità con i suoi lavoratori; mi ha insegnato che la città sa prendersi cura di tutti, soprattutto delle periferie e dei nuovi poveri». Renna ha elogiato la città per il suo altruismo e la sua solidarietà, determinanti in particolar modo nei giorni difficili della pandemia: «Ricordo la gara di carità al piano delle fosse. Ricordo l’impegno di Don Pasquale Cotugno, dei volontari e delle suore. I mesi del Covid sono stati difficili, ma Cerignola non ha lasciato nessuno indietro. I momenti bui ci sono stati, ma sono stati superati da quelli belli e operosi».
Il Vescovo emerito si è congedato augurando ai cerignolani di saper affrontare con il giusto spirito le nuove sfide che l’attualità propone: «Ai politici auguro di amare la democrazia e rifuggire il populismo. Alla Chiesa di Cerignola auguro di saper portare nel cuore della città l’amore per l’umanità. Ai cittadini chiedo di non rassegnarsi mai, perché il Signore vi ha dato l’intelligenza e la spontaneità. Amate la giustizia che è la prima forma di carità, e la carità che sopperisce alle ingiustizie. Non guardatevi mai come nemici, ma come fratelli, perchè Cerignola è di tutti».
Monsignor luigi Renna, che durante il suo ministero nella nostra diocesi, nella coena Domini lavava i piedi agli infedeli islamici? Sottomissione a maometto…