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    Palladino: “Il comportamento nella zona industriale è da incivili”

    Pubblicato il

    L’assessore all’Ambiente, Stefano Palladino, inoltra una breve nota nella quale denuncia lo scarso senso civico che si riscontra in zona industriale. Nell’area degli insediamenti produttivi infatti, è ricomparsa la presenza di rifiuti nonostante la bonifica effettuata recentemente. Di seguito il testo integrale.

    La SIA ha appena terminato i lavori di ripulitura della zona industriale, ma non si è perso tempo nel trasformare nuovamente quell’estesa area in una discarica. Basta farsi un giro per vedere nelle vicinanze dei cassonetti scaricate tonnellate di rifiuti evidentemente non urbani. Incivile è il comportamento di quelle aziende che continuano a smaltire illegalmente i rifiuti derivanti dalle loro attività produttive, incivile è non capire che i pochi cassonetti presenti in zona industriale sono riservati solo ai rifiuti urbani, ossia da quei rifiuti prodotti da quei soggetti che in zona industriale vi lavorano o vi risiedono più o meno stabilmente. Per essere chiari, una volta per tutte, occorre capire che i cassonetti presenti devono essere utilizzati per la raccolta dei rifiuti prodotti dalle case dei custodi, dagli uffici ed in generale dalla presenza di persone nella zona.

    Tutti gli altri rifiuti sono da considerarsi collegati alle attività produttive, quindi, considerati speciali e da smaltire secondo quanto previsto dalla legge, certamente da non introdurre nei cassonetti o abbandonare nei loro pressi. Ho richiesto l’intervento dei vigili urbani perché facciano un rapporto su questi immondezzai e cerchino di risalire, magari dagli indirizzi presenti sugli imballaggi abbandonati, agli autori di questi incivili comportamenti. Abbiamo speso molti soldi per bonificare la zona industriale dai rifiuti, cercheremo di monitorarla perché non si torni alle condizioni di qualche settimana fa. Nel frattempo mi appello a tutti gli imprenditori che hanno sede in zona industriale e che smaltiscono in maniera corretta i loro rifiuti, affinchè ci diano una mano nel vigilare la zona, segnalando ai vigili urbani comportamenti illegali che deturpano l’ambiente e rendono il nostro territorio una discarica a cielo aperto.

    Ecco una foto scattata stamane

    52 COMMENTS

    1. Facciamo una verifica seria sui rifiuti da cui E’ IMPOSSIBILE non stabilire da quale attività sono stati scaricati (se veramente si vogliono trovare i colpevoli, cosa di cui comincio ad avere qualche dubbio…) ma, poi, devono partire serie sanzioni. Altrimenti il principio di educazione civica salta. Non c’è educazione senza sanzione. E questo, ovviamente vale anche per il centro cittadino.

    2. Bravo Alamo! Non ci vuole molto a scovare i colpevoli! E poi manganello prima e multa salatissima dopo!

    3. Dal comunicato dell’assessore Palladino traggo la conclusione che lo smaltimento dei rifiuti è regolamentato e che ogni tipo di rifiuto ha un suo procedimento per essere correttamente smaltito.Chiedo all’assessore, se riterrà utile rispondere,quale sia la procedura prevista per legge per smaltire i rifiuti speciali(di tipo ospedaliero).Se la legge prevede una procedura, vuol dire che qualcuno deve pur farlo o mi sbaglio??Chiedo anche se tutti quei rifiuti smaltiti illegalmente e senza rispetto delle regole in zona industriale( e non solo) inquinano o bisogna fare spallucce per la sola maleducazione.Allora come fa ad affermare che l’unico mostro inquinante sia Ecocapitanata???Tutti quei piccoli maleducati, insieme, non formano un altro grande mostro inquinante???E perchè si sceglie di combattere soltanto contro un mostro???Lei ha espresso soddisfazione per la chiusura di Ecocapitanata e si limita ora a tirare le orecchie a quegli imprenditori inquinanti, esprimendo così un senso di impotenza nel risolvere questo grande problema??Perchè non minaccia la chiusura di tutte le aziende che smaltiscono illegalmente i loro rifiuti, inquinando così aria e terreno??Perchè non chiede all’ARPA di verificare il livello di inquinamento ora che Ecocapitanata è chiusa??A Cerignola c’è chi detta legge o la legge è uguale per tutti???Siamo davvero tutelati, noi cittadini, o siamo costantemente imbrogliati???Se l’assessore non dovesse rispondere, così come credo, perchè la redazione non si fa portavoce di queste mie domande(purtroppo non sono giornalista e non ho la possibilità di farlo io personalmente)?Grazie

    4. Salve, siamo di nuovo qui.
      Non ci dilunghiamo, questa volta, ma proviamo a dare risposte veloci e sintetiche, affinchè ognuno dei blogghisti abbia delle veloci risposte leggendo il testo del decreto.

      Ricordiamo comunque che ci sono dei casi dove RSU e Speciali si confondono (assimilati).
      Inoltre, ricordate che questa non è materia dell’ultimo grido, non sempre ciò che si legge può essere compreso se non si conosce tutto l’iter che ha portato al 152/06 s.m.i.
      Ecco perchè c’è chi si improvvisa, e chi lavora ogni sacrosanto giorno.
      In sintesi.

      DLgs 152/06 s.m.i.
      art. 183 – Definizione di rifiuto
      art. 184 cooma 2 – Rifiuti solidi urbani
      art. 184 comma 3 – Rifiuti Speciali

      Sempre nel DLgs 152/06 – gestione rifiuti (normalmente per gli speciali): formulario trsporto – registro di carico e scarico – MUD (metodo oggi attuale – domani forse SISTRI)

      A voi la lettura e deduzioni

      Lo Staff

      CDR-Q

      • Dopo la lettura , le mie deduzioni sono che certo i rifiuti speciali sono più pericolosi, infatti la legge ne prevede la termodistruzione(anche perchè sono rifiuti potenzialmente infettivi)con regole ferree e non soggette a libere interpretazioni, mentre i rifiuti solidi urbani sono meno pericolosi se trattati con criterio.Ecocapitanata, evidentemente e così come ha decretato l’Arpa, non era del tutto in regola con i valori di legge ed è stata chiusa per controlli. Ma se controlliamo la destinazione dei nostri rifiuti urbani scopriamo che pure la discarica di Cerignola è una vera bomba ecologica, considerando il livello di percolato che ormai è allarmante.Come viene smaltito tutto il percolato, ed è nocivo???Non lasciate a noi cittadini spaventati lettura e deduzioni, ma date risposte il più possibile comprensibili e scevre dal dubbio che siate di parte.Il nostro organismo è allo stesso modo aggredito dall’inquinamento tutto o solo da quello del termodistruttore?Altrimenti mi chiedo perchè siano stati inventati per legge questi tipi di impianti.Siete a conoscenza della presenza di altri termodistruttori o termovalorizzatori ubicati nelle vicinanze di aziende alimentari e non in altre città italiane?Se sì, potete dire dove e come affrontano il problema quelle amministrazioni?

    5. Il male dell’Italia è che si sfornano leggi in continuazione ma come al solito non c’è nessuno che controlla. Quindi caro Stefano sguinzaglia un pò di vigili anche in borghese, non ci vuole tanto, la gente va educata anche con le multe. In bocca al lupo.

    6. (per rachele e gli altri blogghisti)

      Non è così

      Sia RSU che Speciali possono essere pericolosi e non pericolosi, la distinzione è nella provenienza i primi come dice dal ciclo urbano (case, uffici, e attività commerciali che per dimensione e/o quantità/qualità, rientrano negli ASSIMILABILI agli urbani), i secondi dalle aziende o da attività per cui i loro rifiuti non possono essere assimilati agli urbani (per quantità o qualità o per dimensione della struttura).

      Tutti i rifiuti possono essere smaltiti tramite incenerimento.

      Ma la trattazione del contesto per arrivare a bruciarli è lungo ed è molto tortuoso, da non potervi dare spiegazioni su un blog.

      Quindi per correttezza vi chiediamo di non essere così faciloni nelle conclusioni.
      Come già enunciato, la regolamentazione rifiuti è un tema molto tecnico e particolare.

      La nostra risposta era sulla questione RSU e Speciali, e non su cosa si deve fare.
      Non è un blog che può darvi la formazione.

      Pensiamo che questa trattazione non può essere sostenuta da noi in questo contesto comune.

      Quindi ci fermiamo qui.

      L’assessore in logica elementare vi ha per appunto spiegato il problema.

      Cioè i rifiuti delle aziende, non possono essere buttati nei cassonetti, ma devono essere gestiti in maniera diversa, è questo significa che chi non ottempera alla legge è multabile e condannabile anche per inquinamento (penale).

      RINGRAZIAMO PER AVERCI OSPITATO SU QUESTA NOTIZIA

      LO STAFF
      CDR-Q
      RINGRAZIA

      • Che brutta risposta,io non mi ritengo affatto facilona.Mi sa che volete soltanto dare le risposte che volete.Prima dite : a voi la lettura e deduzioni, e poi vi infastidite se qualcuno deduce, spingendovi con domande forse intelligenti, a dare risposte tecniche(visto che tali vi definite).Comunque non avete dato nessuna risposta alle mie domande..impertinenti?????Rachele non ringrazia

    7. rachele, condivido!! Dall’altro della loro scienza, scoprono l’acqua calda “Cioè i rifiuti delle aziende, non possono essere buttati nei cassonetti, ma devono essere gestiti in maniera diversa, è questo significa che chi non ottempera alla legge è multabile e condannabile anche per inquinamento (penale).”
      Fin qui ci arrivavamo pure noi comuni mortali!!
      Alla fine, cosa ha detto cdr-q?? Mah…..saperlo!!

    8. L’incenerimento rifiuti non è un metodo utilizzato per voglia o per necessità di qualcuno.
      La normativa sull’incenerimento è molto complicata, tecnica e lunga.
      Per quel che riguarda i rifiuti speciali invece, Le aziende che li producono devono per quanto è possibile separarli per tipologia (codice CER). Cioè carta e cartone, legno, metalli, organici alimentari, ecc….., ognuno con il proprio codice di riferimento. Il tutto documentato tramite il registro di carico e scarico rifiuti, e acccompagnati nel disfarsene dal formulario rifiuti, e alla fine dopo vari passaggi recuperarli (CONAI)

      L’incenerimento è una logica di smaltimento che dovrebbe essere attuata dopo tali operazioni di separazioni e ricicloggii, e recupero (cioè farli diventare di nuovo plastica, carta, ecc…. Avete mai visto la pubblicità del CONAI in televisione???).

      Capite quanto è complicato spiegare queste cose in un blog???? ci sarebbe da scrivere un enciclopedia intera (ma questo lo fanno i professori universitari, i tecnici che fanno le norme, ecc…) ecco perchè ci sono i consulenti tecnici ambientali che lavorano su queste cose, e divulgano alle aziende (pagando) cosa e come si deve gestire il rifiuto per non èssere fuori legge.

      Capiamo il vostro dissenso sul nostro dire, ma non lo facciamo per sentirci importanti, ma è arduo ed impossibile spiegare con quattro righe la normativa sui rifiuti.

      GRAZIE ANCORA

      CDR-Q

      • Avete evitato di rispondere a mie domande precise, e non vi capisco.Sapere se in altre parti d’Italia(e voi come tecnici sicuramente lo sapete)esiste lo stesso problema di Cerignola e sapere come lo affrontano potrebbe darci (agli amministratori,ovviamente)suggerimenti validi.E il percolato è nocivo e come viene smaltito a Cerignola?Mi sa tanto che avete lanciato il sasso e nascosto la mano.Io non penso di capire..cerco di farlo!E mi irrita, da cittadina e da persona, che chi si dice tecnico tratti un problema pensando di avere interlocutori deficenti e con reticenza, scegliendo cosa conviene dire e non dire; e scegliendo anche di non intervenire più sul problema…ma allora le domande che vi stiamo ponendo sono forse un po’ scomode???

    9. Ok, come vuole.

      Ma fin dall’inizio della trattazione vi abbiamo detto che era complicato spiegare con un blog.

      Per quel che ci riguarda, sul posizionamento degli inceneritori ci sono altre norme che si affiancano al DLgs 152/06.
      Comunque se proprio vuole saperne di più, ci sono tanti testi che ne parlano.
      Oltre al fatto che avete lì a Cerignola tanti che pensano di capire (vedi gli esperti come assesori ombra ecc….)

      Ci scusiamo con la Redazione della notiziaweb, per essere intervenuti su questa notizia.

      Ma crediamo che non è il caso per noi continuare.

      Non siamo politici, ma siamo tecnici ambientali che ogni sacrosanto giorno lavoriamo su problemi di inquinamento o potenziale inquinamento.

      Scriviamo sul blog per rendere una discussione costruttiva e non fare lezioni sulle tematichae ambientali, per quelle ci sono i master, università, ecc…

      Scusandoci ancora con tutti e ancor di più con la Redazione della Notiza web

      Lo STAFF
      CDR-Q
      RINGRAZIA

    10. Al di là della querelle intervento-non intervento del CDR-Q (che devo dire non ne esce particolarmente bene). Mi sembra che vada distinto il problema della applicazione della normativa obbligatoria in tema di smaltimento dei rifiuti secondo un indice che NON E’ FACOLTATIVO (indice CER di classificazione su una scala di 20 macro settori-appunto)tale per cui non si possono buttare rifiuti in maniera aggregata ed indifferenziata. Questo è il problema che l’assessore denuncia (!).. NON SI PUO’ buttare nella zona industriale rifiuti derivanti dalle attività produttive nei normali cassonetti.
      Ma in realtà tutto si può fare, anche ciò che è vietato, se non c’è nessuno che si occupa e preoccupa di far applicare la legge (e Cerignola lo sa bene) e questo è un problema che l’assessore può e deve affrontare, senza limitarsi ad una generica condanna. Ripeto non c’è educazione senza sanzione.
      Ben diverso problema invece è la scelta (come definisce CDR-Q) della “logica” da utilizzare come smaltimenti di tali rifiuti “DOPO” (ripeto) DOPO che vengono separati, stoccati, differenziati (ed eventualmente trattati). In tal caso si può utilizzare l’inceneritore (di cui c’è una vasta trattazione in questo ed in altri blog), ma come dico da un po’, l’inceneritore in questione come tecnologia “E’ GIA’ VECCHIA” nel senso che esistono soluzioni che promettono (e mantengono) risultati in termini di: (i) impatto ambientale, (ii)residui, (iii) emissioni gassose e, non ultima, (iv) storno di energia come risultato del processo di distruzione, estremamente positivi. E, credo, che i tecnici della CDR-Q sono ben a conoscenza di tali soluzioni.
      Completo questo intervento ringraziando Rachele, Rita e tanti altri che con i loro interventi mostrano qui, ma soprattutto in maniera diffusa quanto questa tematica sia e stia diventando IMPORTANTE per noi tutti. E, come dicevo in altro intervento, la prossima sfida è quella di raggiungere soluzioni che vadano oltre la partigianeria politica, perchè il problema ambientale coinvolge tutti, destra e sinistra (se esistono ancora) comprese le nuove generazioni. NEssuno ne è esente. O ci facciamo carico di tali scelte o qualcuno le farà al posto nostro.
      Buonasera

    11. Partiamo dal presupposto che i rifiuti tutti sono nocivi dal momento in cui vengono prodotti! Quindi cerchiamo di produrne di meno!
      La quantità di percolato di una discarica dipende dall’acqua che si infiltra tra rifiuti (inclusa l’umidità a monte contenuta nei rifiuti stessi) e dalla massa dei rifiuti presente nella discarica! Il percolato potrebbe essere reim messo in discarica per facilitare la mineralizzazione dei rifiuti ma in ogni caso va raccolto analizzato pretrattato e potrebbe essere mandato negli impianti di depurazione!
      Se i rifiuti devono essere avviati al termovalorizzatore in ogni caso devono passare dall’impianto di biostabilizzazione (a Foggia uno di questi è in funzione) dove i rifiuti vengono essiccati con produzione di percolato da smaltire!
      I termovalorizzatori sono impianti utilissimi e saranno fondamentali ma devono essere gestiti da gente onesta e sottoposti a controlli e verifiche rigidissime nonchè periodicamente adeguati alle nuove tecnologie!
      pertanto se l ‘ impianto in funzione a Cerignola non era in regola ben venga la sua chiusura che secondo me deve essere accompagnata da una multa salatissima + provvedimenti penali del caso!
      Ovviamente lo stesso comportamento è da tenersi con gli sporcaccioni ignoranti pseudoimprenditori della ZI paesana.

      • Mi sa tanto che in tecnica ed educazione Bluunash supera il fantomatico cdr-q.Grazie e concordo

    12. Giusto!! Discorso semplice e chiaro, soprattutto completamente condivisibile nella richiesta della irrogazione di severe sanzioni.
      Cdr-q, leggi e impara: come “divulgatori”, come Vi siete definiti tempo fà, non sembrate affatto granchè.

    13. tempo fa lavoravo in Emilia Romagna e portavamo le macerie di demolizione presso una discarica autorizzata…..dal furgone volo via un cartone che fini pre strada vicino dei cumuli di immondizia…..dopo pochi giorni arrivarono i vigili in cantiere a contestarci il fatto di aver scaricato i rifiuti per strada…..meno male che avevamo tutti i registri in ordine e potemmo dimostrare che il predetto cartone era volato via dal camion.
      ma non lessi da nessuna parte che un assessore chiedeva ai vigili di intervenire…..vidi solo l intervento degli stessi.
      con questo cosa voglio dire….BLA BLA BLA BLA so tutte chiacchiere uno che vuole veramente fare qualcosa prima le fa’…..becca gli sporcaccioni e poi lo comunica ai cittadini……questo e’ come i cartelloni dove si diceva di nn far fare la cacca ai cani…..spesi dei soldi inutilmente…….come al solito.

    14. Se il gruppo di tecnici CDR-Q afferma”L’incerenitore è spento da un po’.Quindi tutto torna alla normalità perchè la natura è un grande filtro e ridimensionatore di inquinamento”(nelle repliche alla notizia Palladino fa il punto su Ladisa..ecc), allora l’allarme Ecocapitanata cade:basta interromperne l’attività per due mesi(è chiuso dagli inizi di agosto) perchè la natura possa filtrare e ridimensionare l’inquinamento…Questa, allora, è la ricetta dei tecnici: chiudere l’azienda per un paio di mesi l’anno.Facile, ma tanto rumore per una soluzione così praticabile?

    15. Carissima rachele, non attaccare chi non puoi attaccare.

      La spiegazione che volevi l’hai avuta.

      Se quello che di basta è sapere che esiste il percolato e cosa se ne fa, appunto lo hai saputo da altri blogghisti.

      Per Ecocapitanata, se continui a leggere i nostri sms, vedrai che da qualche parte vi diciamo:

      Avete vinto una guerra, l’inceneritore è morto …….

      ….. la natura aggiusta tutti i guai che noi combiniamo, ma non esageriamo.

      Le sembra dire che l’inceneritore deve riaprire.

      Quindi in conclusione, rilegga tutti i nostri post sulla notizia.

      Se il suo intento è sapere i nostri veri nomi, allora è fuori binario, la nostra è una scelta, e non siamo del posto.
      Lei invece che è del posto perchè non si firma con il suo nome ????? …. ??????

      P.S.
      Ci scusiamo con la redazione della notiziaweb.

      Ma visto che controlla ciò che è scritto nei post, può ricordare a Rachele il nostro intervento sull’inceneritore, e verificare il post dove diciamo che l’inceneritore è morto e che Cerignola ha vinto una guerra, eccc …….

      Lasciamo il blog di questa notizia, era solo un intervento per chi pensa che siamo di parte.

      CDR-Q

      Ringrazia per l’occasione dataci per confermare la nostra correttezza.

      • Veramente siete voi che ritenete attacchi alcune mie domande…e in genere così si sente chi ha la coda di paglia!Avete ragione solo quando dite che altri mi hanno risposto, non voi!Come cittadina sono libera di leggere ciò che ritengo interessante, ho il diritto di pormi e porre domande, così come voi siete liberi(anche se tanto giusto non è) di scegliere quali risposte dare e non.Dalla lettura del vostro ennesimo intervento deduco(o faccio male)che l’incerenitore è morto, cioè è stato definitivamente chiuso???Il vostro è un comunicato ufficiale?Giuro che i vostri nomi poco mi interessano e dietro il mio nome, vero o falso che sia, c’è l’espressione di dubbi e lecite domande di cittadini liberi di pensare come me.E comunque non ho avuto la spiegazione che volevo……posso aspettare.

      • cdr-q dove siete finiti per caso qualcuno ha toccato un nervo scoperto come ha detto un tizio la sera del 25 settembre 2011 in un’intervista dopo un comizio?

    16. Scusate se intervengo ancora, ma quando si beffeggia un cittadino mi infastidisco e dico:in genere, per esempio nelle trasmissioni televisive, i tecnici ci mettono la loro faccia, fieri e certi di ciò che dicono sempre dal punto tecnico.Se qualcuno non vuol metterci la faccia, evidentemente o non è certo di ciò che dice o non è tecnico. Non solo, il tono dei vostri interventi in parte deliberatamente omissivi rafforzano l’idea di una crociata, e basta.Ringrazio la redazione per lo spazio dato ai cittadini e alle loro domande.

    17. ma sei così sicura che cdr-q sia un “tecnico” e non, piuttosto, qualcuno di qui che ha cercato e cerca solo di rimestare le acque e fare confusione?? Oltretutto, oltre anche l’imprecisione, traspare da quelle risposte una assoluta arroganza e sprezzo nei confronti di chi non condivide le sue apodittiche affermazioni. Si tratta certamente di qualcuno di Cerignola, che ha assistito direttamente a certi comizi, che certa di accreditarsi come esperto….ma quando mai!! E pensare che Palladino ne ha richiesto la collaborazione!!! In quali mani stiamo!! Assessore, invece di fare il castiga mores e fare proclami sulla inciviltà di questo o quello, mandi i civilissimi vigili a fare controlli e multe. Questo è il suo mandato, non chiacchiere ma fatti.

    18. Forse non è chiaro che la cosa importante non è inceneritore si o inceneritore no! Ciò che è importante e qui non sta emergendo è che dobbiamo cambiare la prospettiva al concetto di rifiuti. Il rifiuto adesso è un problema. Con la differenziata fatta bene possiamo trasformare il rifiuto da problema in opportunità. L’intervento dell’Assessore è riduttivo. Fotografa una porzione estremamente ridotta di questo aspetto. sebbene importante: quello di educare al rispetto delle regole CHE QUI NON C’E’. Ma dobbiamo andare oltre. Creare la differenziata VERA. E, forse, potremmo provare a far diventare la città di Cerignola anzichè la più “bandierata d’Italia” (ricordate quante bandiere nel 150 esimo consegnate alle famglie), la più “differenziata” d’Italia (che forse ci dà qualche merito in più). E il bello è che dipende solo da noi.

    19. il problema vero e’ che l’assessore dovrebbe andare a far controllare le aziende che producono rifiuti speciali se conferiscono il loro rifiuto ad aziende specializzate……come? vediamo le fatture……chi sono le aziende che producono rifiuti speciali? carrozzieri, meccanici,industtrie di trasformazione,elettrauti,vetrerie…….un po’ tutte e aziende.
      ecco perche’ io penso che adesso qui e’ nata la discussione ma non si cavera’ un ragno dal buco.

    20. Stiamo dirottando la questione su altre cose…. La cosa da rilevare è la continua inciviltà di noi Cerignolani che lasciamo per strada di tutto, veramente di tutto. E’ facile dare la colpa alle istituzioni ma io mi chiedo: in un paese dove la raccolta dei rifiuti ingombranti, e non ingombranti, viene puntualmente fatta a richiesta dell’interessato da parte della sia (esperienza personale ho chiamato e sono venuti a prelevere due divani ed un vecchio tv dopo 24 ore), come mai troviamo divani lavandini ecc.. abbandonati dove capita???

    21. Hai ragione Giacomo sono molto efficienti, sono arrivati a casa dopo 2 giorni ed hanno fatto tutto loro gratuitamente, erano cose voluminose. E’ gente che lavora seriamente ed io esprimo per loro tanta solidarietà per il duro lavoro che fanno e per i recenti casi di aggressioni che hanno subito. Gli incivili siamo noi e per una città puilita ci vorrebbe un dipendente per ognuno di noi. Grazie per lo spazio

    22. Sono d’accordo con le ultime affermazioni, posto che il problema tocca questo aspetto ma non si esaurisce in esso. Ma, vogliamo andare oltre? Non credo che l’atteggiamento migliore sia quello di rassegnarsi al “siamo incivili”, posto che la civilità è un processo di insegnamento. E, come in tutte le cose ci vuole metodo, formazione, ma anche sanzione. Nel momento in cui “gli incivili” prendono una salatissima multa (che devono pagare come in grandissima parte di Italia) voi dite che non imparano ad essere civili? (o qualcuno pensa che altrove sono civili perchè migliori di noi?) la verità è che senza la creazione di un adeguato servizio di prevenzione ma anche e soprattutto sanzionatorio non se ne esce.
      Poi potremo parlare di reale differenziazione e di moderne tecnologie di distruzione dei rifiuti (che ci sono e sono moltomeglio degli inceneritori).
      Buonasera

    23. Nessuno dice che bisogna rassegnarsi all’inciviltà, ma penso che il problema non si risolva con la repressione. Bisognerebbe iniziare un lavoro lento e costante a casa, scuola, perrocchia ecc…per educare le nuove generazioni. Non penso che, per esempio, ad Ancona buttano correttamente i rifiuti perchè hanno paura della multa (“che sta un guardiano gni bidone??”), lo fanno perchè gli viene spontaneo farlo, per loro è la normalità…

    24. Sono d’accordo con il lavoro di educazione lento e costante (ma continuo cosa che già non avviene), ma confermo che l’educazione non basta. Nessun sistema “non prevede” l’atto sanzionatorio. E questa non si chiama repressione, ma certezza della pena (pena non vuol dire galera). A cerignola ognuno fa quello che vuole perchè è opinione anzi certezza DIFFUSA che qualunque cosa succeda tutto è permesso. Passare col rosso, non indossare il casco, non pulire la ca++a del proprio cane, non fare la differenziata, non pagare le tasse, non pagare le multe (tant che m’ pot’n fè’). Ad Ancona, ma anche a Lecce, a Bergamo, A cremona, A milano, A pescara, persino a Salerno e a Reggio Calabria senza avere un vigile urbano per ogni cassonetto che non è necessario, fanno contravvenzioni salate a chi non rispetta queste regole elementari e, sapete come fanno ad individuare i responsabili? semplicemente perchè lo vogliono. Non girano la testa dall’altra parte. Seguono un principio elemtare: sono pagato per far rispettare le regole per cui DEVO par rispettare le regole. Vi risulta che qui sia così? A me no.
      QUindi ben venga la formazione fatta in ogni dove (che ripeto ora non c’è-bell’esempio il teatrino spontaneo sulla differenziata fatto qualche giorno fa dal comitato spontaneo contro l’inceneritore), ma senza sanzione non ci sarà mai cultura del rispetto (e lo dice uno che per convinzione fa differenziata da quando è nata a cerignola se si può chiamare differenziata). Ad majora.

    25. Alamo forse se sbirci tra gli articoli di questo sito troverai quello relativo agli introiti contravvenzionali del comune di Cerignola pari a 460.000 euro nel 2010. QUESTO NON E’ SANZIONARE????????????? Cos’altro devono fare le istituzioni per farci capire che dovremmo ripettare le regole?? Le sanzioni ci sono e caspita se ci sono…… ma sembra che non ci tocchino neanche quelle…. Se poi come tanti vuoi strumentalizzare un problema è un altro discorso. Questa è la mia opinione e comunqe rispetto la tua, anche se questi sono dati certi. Ciao e grazie per lo spazio,

    26. Non ho alcuna intenzione di strumentalizzare. Questa parole nel rientra nel mio lessico. La mia intenzione è fare in modo che a cerignola si torni a vivere bene, perchè non abbiamo niente di diverso o di peggio di altre zone (mi auguro).
      Prendo per buono il dato che inserisci, ma ti chiedo: quante di queste contravvenzioni sono di natura ambientale? quante di queste riguardano sanzioni legate al mancato rispetto di normativa legata al riciclaggio? Probabilmente nessuna. Se invece si parla di contravvenzioni legate alla circolazione, una città similare alla nostra:Trani ha in bilancio 600.000 euro di introiti per il 2010 (pari al 30 % in piu’) con una previsione di bilancio pari ad Euro 1.200.000 per il 2011.
      E girando per Trani non vedo più vigili che a Cerignola (anzi molto meno).
      Ribadisco che le sanzioni si fanno quando “si vogliono fare”, e ribadisco che mi riferisco alla problematica ambientale senza nessuna strumentalizzazione. Quella la fanno coloro che ci guadagnano dal sollevare polvere, non chi vuole risolvere i problemi. Cerignola ha bisogno di cultura ambientale e che tutti nessuno escluso si rimbocchino le maniche per lavorare insieme ad un progetto ambientale serio di raccolta differenziata casa per casa (che ovviamente comprenda una valorizzazione del differenziato e non un suo “spreco”). Grazie per l’interesse e per il dibattito che certamente fa bene a tutti.

      • Hai calcolato il numero degli abitanti?? Hai calcolato che Trani ha l’autovelox ed a Cerignola nel 2010 non c’era? E poi supponiamo che le sanzioni siano per la maggior parte per la circolazione, ti sembra che il problema circolazione sia risolto? Dimmi tu? Informati sull’organico di trani e confrontalo con quello di cerignola, poi mi dirai. Ciao e buon pranzo.

    27. Mi scuso se torno sull’argomento solo per precisare che questo naturalmente è il mio pensiero, ma rispetto assoluto per chi non la pensa come me. Grazie

    28. Io non devo informarmi di niente. E, ripeto, non faccio strumentalizzazione. Sanzionare non mi diverte e non ne faccio un fatto personale come mi sembra da parte Tua. Quello che voglio dire è che in qualsiasi stato di diritto (e fino a prova contraria questo lo è ancora) non esiste norma senza sanzione. E il mancato rispetto della norma DEVE comportare la sanzione, altrimenti si va non verso il liberismo ma verso il libertinaggio. Ho fatto l’esempio di Trani (dove d’estate non vi è la triplicazione della popolazione, dato certo, ma vorrei non spostare il problema su Trani che è solo un esempio) perchè Trani per popolazione è simile a Cerignola Sebbene con oltre 5000 abitanti in meno (noi 58 mila trani 53 mila). Ma ripeto deve cambiare il concetto di legalità a cerignola. Io a Trani non vedo ragazotti che impennano per le vie del corso e se qualcuno devesse farlo lo farebbe a caro prezzo. Senza fare sensazionalismo prova ad andare all’uscita delle scuole (zona scuola padre Pio per intenderci) all’ora di uscita e dimmi se qui c’è sanzione.
      Posto questo non mi interessa fare retorica e non continuerò a motivare cose evidenti). Mi interessa vivere meglio. Se a cerignola dovessimo tutti contribuire a creare un circolo virtuoso dell’ambiente che attraverso Formazione, educazione, e anche sanzione porta col tempo a fare una reale differenziata e un reale percorso di distruzione dei Rifiuti residui indifferenziati ne gioveremmo tutti. Buonasera

    29. Io voglio semplicemente dirti che le sanzioni ci sono, ma pur essendoci noi non rispettiamo le regole. Ergo la nostra inciviltà non trova scogli. Ciao

    30. Alamo hai perfettamente ragione! Lino lascia perdere. A Cerignola nn è mai stata elevata una multa per cause che non sono la macchina in doppia fila per le strade principali del paesane nostrano o saltuariamente per la circolaIone in moto senza casco! La stragrande maggioranza dei cittadini (gente per bene) deve essere prima informata ed poi educata con sanzioni se infrange le regole che ci siamo dati! A tal proposito La SIA per esempio dovrebbe publicizzare di più il servizio gratuito (che poi gratuito non è per chi paga la tarsu) di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti : chi informa i miei nonni o miei zii che abitano all’ addolarata o a Torricelli o a san Samuele o san Matteo o la terra vecchia ecc ecc che il loro vecchio tv o frigorifero,mobilio, non lo devono abbandonare per strada ma c’è qualcuno che lo viene ritirare a casa tua? È fondamentale che la gente venga informata e che gli incivili siano puniti (come si fa con gli animali)

    31. Giusto quanto cercava di indicare CDR-Q
      Una proposta che sia una proposta non si riesce ancora ad avere, se non la solita presa di posizione e proselitismi allarmanti e convenzionali. La proposta che si potrebbe fare è questa:Se differenziare “a regola d’arte” fa bene all’ambiente, a trarne beneficio possono essere anche le tasche dei cittadini. Il Conai riconosce ai Comuni corrispettivi economici a copertura dei maggiori oneri derivanti dalla raccolta differenziata.
      Il contributo, secondo il sistema di premialità adottato, aumenta in misura proporzionale alla purezza dei rifiuti di imballaggio conferiti (omogeneità, presenza di materiali estranei non riciclabili): in base all’accordo di programma quadro Anci/Conai 2009-2013, un Comune di 100mila abitanti che raggiunge una raccolta differenziata complessiva intorno al 45%, può ottenere dal Conai corrispettivi economici importanti: da 232mila euro l’anno se il materiale conferito è classificato in terza fascia di qualità (materiali molto sporchi) ma circa un milione per materiale classificato in prima fascia (materiali puliti).
      Quindi, risorse preziose tanto più in questo momento di difficoltà per le finanze locali che i Comuni possono destinare al progressivo miglioramento del servizio di gestione dei rifiuti da imballaggio.
      L’impegno del singolo diventa dunque determinante per il benessere della collettività. Non sempre però è facile capire come fare la differenziata per conferire in modo corretto i rifiuti provenienti dai sei principali materiali che compongono gli imballaggi ((carta, plastica, vetro, acciaio, alluminio e legno).
      L’articolo 192 del d.lgs. 152/2006 legittima l’autorità amministrativa a ordinare la rimozione dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi nei confronti di chiunque viola il divieto di abbandono dei rifiuti medesimi e ciò, in solido con il proprietario e con i titolari dei diritti reali o personali di godimento dell’area, ai quali tale violazione sia imputabile “a titolo di dolo o colpa”.

    32. Benissimo. Mi permetto di sintetizzare. I rifiuti ora sono un problema. Se riusciamo a cambiare la prospettiva a questo “problema” possono diventare una risorsa, una opportunità. Grazie a Preambolo che con precisione ha affermato un meccanismo di retribuzione dei rifiuti secondo uno schema praticato da CONAI, ma probabilmente questo è solo l’inizio. Le materie prime probabilmente hanno un valore ancora sottostimato rispetto al prezzo che ne determina l’acquisto ad oggi. In avanti diventeranno sempre più preziose e con esse anche i materiali di riciclo aumenteranno di valore.
      Aggiungo che ci sono processi a valle della differenziata (cioè quando non sarà più possibile differenziare) che in fase di pirolisi producono energia (pulita o perlomeno meno sporca), anche quello è un passaggio percorribile.
      Può sembrare una frase lontana dalla attuale realtà, ma stà maturando un nuovo pensiero.

    33. Vabhè preambolo ogni volta ci fai un copia incolla di quello che trovi in rete, a che ci serve?

    34. Ma quali sanzioni: L’educazione deve essere insita in ognuno di noi senza la necessità di un “maestro” che ci istruisca.

    35. Un paio di considerazioni: Preambolo avrà anche passato da internet qualcosa (di utile), e con questo ha dato un contributo alla discussione. Lei dirimpettaio che contributo ha dato?
      Mi permetto di rispondere a Giovannino: premetto che sarei il primo ad essere contento se educazione e rispetto fossero insite nel genere umano. Ma è utopistico. Ed una passeggiata per Cerignola ne è la dimostrazione evidente. Quindi la sanzione (che nessuno vuole applicare o trova divertente applicare), diventa necessaria per vivere tutti meglio (compreso chi non adempie) : se ne faccia una ragione, sebbene mi piacerebbe un giorno vivere in una cerignola educata e senza sanzioni.

    36. come giustamente dice lino, le sanzioni ci sono (460.000) e procapite non mi sembra poco……… ma noi nostante questo continuiamo a non rispettare le regole.. quindi il problema è solo nostro… SIAMO CAPRE… Grazie per lo spazio.

    37. Ritengo comunque che è giusto contestare una ricerca su Internet, (per dirimpettaio) ma forse si ha poca dimestichezza con il problema e forse poca attitudine alla ricerca. Qualche tempo fa mi ero permesso sottoporre all’attenzione Pubblica (Comune) una iniziativa”campione” nella quale mi sentivo coinvolto perchè ne proponevo la realizzazione a Cerignola, la stessa prevedeva il coinvolgimento di una raccolta “porta a porta” da parte di una Associazione o Cooperativa costituita, la disponibilità di alcuni operatori.
      Con un furgone si consegnavano agli abitanti del quartiere tre sacchetti di colori diversi e destinati alla raccolta dei rifiuti indicati secondo la colorazione del sacchetto. Nei giorni previsti (secondo il colore), alcuni incaricati sarebbero passati a ritirare il sacchetto e pesato il contenuto, all’utente veniva consegnata una card che consentiva accumulare un importo corrispondente alla tipologia del rifiuto, che a sua volta veniva consegnato da parte della Coop o Associazione al Consorzio. Alla fine dell’anno tale accumulo avrebbe consentito di poter detrarre, quanto “guadagnato”, dalla TARSU di riferimento. La proposta fu avanzata,(uguale o simile ad altre),nel 2009, oggi superata “forse”, ma resta il rammarico che non è partito niente in alternativa. Grazie per la cortese attenzione.

    38. E quanti ci costerebbe il porta a porta?? quanti operatori bisogna assumere? e poi devo farmi trovare in casa dagli operatori? a che ora? e se devo allontanarmi oggi e il ritiro dell’umido è domani a chi lascio il mio sacchetto puzzolente? e se lo lascio fuori i cani di notte lo aprono e spargono l immondizia? nooooo il porta a porta è sconsigliabile a mio modesto parere .

    39. Ho rispetto di ogni parere, ma credo che non si debba perdere di vista l’obiettivo.
      Nello scorso aprile l’assessore Palladino affermava quanto segue: //”L’intervento di Stefano Palladino: “Abbiamo avviato a febbraio la raccolta dei cartoni e dell'”umido” fra gli esercenti dei 9 comuni del vecchio bacino ATO-FG4 e serviti ancora da SIA; in due mesi siamo passati dall’8% al 15% di RD (questi dati non sono verificabili sul sito della Regione, che dal 2011 non è più aggiornato). Abbiamo intenzione di arrivare al 30% entro il 2011 e di far partire la raccolta porta a porta nel 2012. Inoltre, stiamo stilando un documento di budget insieme a Vasciaveo (direttore del consorzio SIA-FG4) per realizzare tutti questi interventi. Infine, bisogna rivedere i contratti con SIA per migliorare le “performance” e ridurre i conferimenti in discarica per risparmiare”.//
      Non credo di essere disinformato affermando che ad oggi niente di quanto affermato è stato realizzato, anzi mi sembra che i contenitori che dovevano essere finalizzati all’umido sono di fatto utilizzati come contenitori di indifferenziato. Non è mio costume accusare nessuno, qundi non ho nulla contro l’Assessore. Ma mi sembra evidente che il percorso della differenziata sia tutt’altro che arrivato. Anzi…
      La differenziata nei raccoglitori non funziona, leggere cittadini che dicono che la raccolta porta a porta è scomoda mi fa sorgere una domanda: ma vogliamo migliorare o no? siamo consapevoli che creare un circolo virtuoso dei rifiuti non è una scelta ma una necessità? Siamo consapevoli che non può crearsi questo circolo virtuoso stando comodamente in poltrona, ma che tutti indistintamente dobbiamo adoperarci per far si che funzioni? se così non è continueremo ad assistere ai miglioramenti del resto del mondo e a nascondere i nostri rifiuti “sotto il tappeto” come stiamo facendo adesso. Ad majora.

    40. A preambolo (e a chi interessa). Perchè non promuovere una nuova iniziativa campione di raccolta differenzata porta a porta?
      Magari per il momento circoscritta ad un quartiere pilota? (ovviamente con il coordinamento della SIA).

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