In una città dove le politiche giovanili sono pressoché inesistenti, nel pomeriggio di domenica 23 dicembre, presso il laboratorio urbano “ExOpera”, ha avuto luogo la quarta edizione dell’“Indiegesto”. La manifestazione, già attiva dal 2010, ha visto svolgersi contemporaneamente otto laboratori (Scrittura creativa, Cucina, Teatro, Cinema, Break dance, Recycle Art, Fotografia e Musica) in un connubio tra le varie sfaccettature artistiche. Molti ragazzi hanno partecipato attivamente a questa iniziativa, dimostrando che la gioventù non è soltanto sballo e indifferenza nei confronti della cultura, ma partecipazione e capacità di mettersi in discussione.
«Le parole che ci hanno spinto a organizzare il tutto – afferma Vincenzo Colucci – sono state creatività e partecipazione, coniugate nell’ottica giovanile, con la consapevolezza che alla nostra età è importante dire cosa vogliamo e come lo vogliamo, utilizzando i linguaggi dei giovani. Parlare l’idioma degli adulti, atteggiandosi ad adulti, è piuttosto ipocrita e paradossale. I giovani vogliono uno spazio per esprimersi liberamente. Noi ce lo siamo presi, già da anni e l’esperienza continua a funzionare sia in termini di partecipazione che di impegno». Ragazze e ragazzi hanno molto apprezzato la proposta culturale di “Indiegesto” a dimostrazione che i giovani hanno solo bisogno di spazi reali per esprimersi liberamente, confrontarsi e crescere sentendosi parte attiva della comunità.
«E’ la seconda edizione a cui partecipo e ritengo sia qualcosa di davvero innovativo. Anzi spero che ce ne siano sempre più». «E’ un modo per creare commistioni tra le arti. Vorrei che almeno una volta al mese ce ne fosse uno». «Io sono qui per la prima volta e l’ho trovato molto interessante». «Sicuramente è un modo per dare una scossa ad un paese come Cerignola, anestetizzato». Questi i commenti a caldo dei giovani partecipanti che probabilmente svelano, attraverso frasi semplici e sincere, la reale condizione giovanile in città.